Cavaliere in cattedra a La 7

La tanto attesa serata in cui Silvio Berlusconi è stato ospite sul canale la 7, ha fatto registrare degli ascolti record. Normalmente le trasmissioni del conduttore Santoro sono molto più seriose e professionali. Sembrava, questa volta, di essere a Zelig quasi come se si volesse far passare l’ospite e le sue dichiarazioni come un anziano vagheggiante usando una non tanto sottile ed elegante ironia. Il cavaliere in un’arena per il 90% a lui ostile ha tenuto testa in maniera impeccabile ai giornalisti che piuttosto che professionisti sembravano pubblici ministeri. Più che domande sembravano delle richieste troppo autorevoli di spiegazioni.

Forse il format di Santoro lo prevedeva e sicuramente i dati dell’audience gli daranno ragione ma è sicuro che chi è uscito meglio dalla lunga notte delle parole è stato il presidente. Sarà anche ultra 70enne ma ha dimostrato di essere un combattente di avere delle energie inesauribili e di tenere alla causa del suo partito e degli italiani. L’apice degli ascolti si è avuto quando si è sfiorata la rissa TV. Travaglio ha elencato tutta una serie di situazioni nelle quali era implicato il padre fondatore di Mediaset  e quest’ultimo per tutta risposta, che ha fatto infuriare Santoro, ha  elencato tutti i processi (10)  per diffamazione avuti dal giornalista . Berlusconi continua a fare, della riforma della Costituzione Italiana, il perno della sua campagna elettorale.

La nostra “Carta” a suo dire  è troppo imbrigliante e depotenziante nei confronti del capo del governo che ad oggi può solo scegliere l’ordine del giorno nei lavori parlamentari. Solo con dei poteri maggiori il premier (come per altro avviene in quasi tutti gli altri paesi del mondo) può davvero incidere in tempi brevi. Sicuramente gli anni passati col governo Berlusconi non hanno soddisfatto completamente gli elettori questo è innegabile ,ma ci sono da ricordare le concause che non hanno consentito al governo di centro destra di operare al meglio.

Prima fra tutte la scissione di Gianfranco Fini dal partito che si è tirato dietro altri 40 parlamentari facendo perdere l’ampia maggioranza necessaria per le riforme più importanti. Secondariamente l’aggravarsi via via crescente della crisi finanziaria che ha travolto l’Europa. Un fatto è però chiarissimo da quando l’uomo di Arcore è tornato a parlare agli elettori, il PDL guadagna consensi su consensi, siamo adesso già attorno al 30% ma “Silvio” questa volto mira a raccogliere di più!

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.