Caro reggino… ma la differenziata?

Duomo_RCCaro Reggino, finalmente hanno risolto il problema dei rifiuti. Potrai così tirare un sospiro di sollievo: ancora una volta nessuno ti obbligherà a prenderti qualche responsabilità, a fare la raccolta differenziata!  Potrai continuare a buttare cartacce a terra e lasciare indisturbato in giro gomme, cessi rotti e scaldabagni. Tanto qualcuno che poi ripulisce il tutto lo si trova sempre…. Cari lettori, parliamo della nostra città nella quale solo il 15% circa della popolazione effettua la differenziata in modo corretto. Vi invito a contemplare i pochi cumuli presenti ancora accanto ai cassonetti: almeno la metà, ma anche di più dei rifiuti presenti, potrebbe essere facilmente riciclata, ovvero è composta da carta o cartone, plastica e vetro. La differenziata non si è mai fermata, neanche nei periodi difficili che abbiamo vissuto, quindi va da sè che anche l’emergenza si sarebbe potuta dimezzare o anche di più. Perchè questo scarso senso civico, questo scarso amore nei confronti del bene comune? A Reggio la popolazione, che per lo più è composta da persone con un medio tenore di vita e culturale, conosce ormai le modalità della raccolta differenziata e il significato “occulto” dei bidoni blu, bianchi e gialli. Penso che ognuno di noi debba fare una riflessione sul fatto che sarebbe bene lamentarsi o protestare con gli amministratori locali, solo dopo aver svolto adeguatamente il proprio dovere civico. Ebbene si, amare la propria città significa anche fare la raccolta differenziata. L’emergenza per ora è scongiurata e speriamo che non si verifichi più, ma vi invito a provare fin da subito, in previsione anche della più pericolosa stagione estiva, ad un cambio di mentalità. In fondo qualcuno disse “Aiutati che Dio ti aiuta”, e se vogliamo che Reggio Calabria diventi una città sempre più virtuosa è da noi stessi che dobbiamo cominciare.

Francesco Iannelli

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