Una Maxi pista ciclabile per Reggio Calabria

Si avvicina la realizzazione di una maxi pista ciclabile a Reggio. Il progetto nato e fortemente voluto dall’amministrazione comunale Scopelliti prima ed Arena in seguito diventa esecutivo. Due milioni di euro è la cifra stanziata e proveniente dai fondi P.I.S.U. (Programma Integrato Sviluppo Urbano) per un’opera il cui inizio lavori è stato decretato giorni addietro e che testimonia ancora una volta quel costante filo diretto con le scelte compiute nel recente passato a Palazzo San Giorgio. Ed il connubio di idee ed azione diventa inevitabile ed anzi rappresenta un valore aggiunto per un’ex Giunta che ha posto come primo obiettivo l’interesse della comunità ed ha sempre sostenuto l’idea di una Reggio attiva e propositiva, specie nei suoi punti di forza. Otto chilometri di pista ciclabile, per un circuito che collegherà la Stazione Lido alla “Capannina”, con la possibilità di ammirare uno scenario davvero sui generis, suggestivo e senza eguali. E finalmente questa rappresenta l’occasione per cancellare uno “storico” zero nelle statistiche destinate alle piste ciclabili nelle città italiane, un’ambizione già espressa durante la gestione Arena, promotrice quest’ultima di un progetto estremamente innovativo e che ad oggi trova compimento. Si tratta di un intervento calibrato e modellato “ad hoc” per la città calabrese che affonda le sue radici nel passato, nell’evidente e positiva sterzata che ha attuato Reggio negli ultimi dieci anni, il cui diktat attuato dagli amministratori è stato quello di stimolare e fare emergere potenzialità troppo spesso inespresse di questa terra e su di essere creare presupposti di crescita generale. Infatti, già l’allora Sindaco Giuseppe Scopelliti, all’interno del Piano Strategico della Mobilità, aveva individuato una serie importante d’interventi strutturali finalizzati a valorizzare il patrimonio ambientale e culturale della città. La pista ciclabile corrisponde, dunque, ad un disegno a cui già stava lavorando l’amministrazione passata per creare nuove opportunità che non si limitano alla sfera della mobilità. Mettere a disposizione dei cittadini percorsi alternativi vuol dire promuovere uno stile di vita differente, dove al centro si pone il benessere della persona, la qualità della vita ed il rispetto dell’ambiente. Due sono i punti focali su cui sostanzialmente verterà il sistema: creare una percorso alternativo al trasporto automobilistico ma anche un momento di vivibilità per i turisti che, percorrendo il futuro circuito ciclabile, costeggeranno lo Stretto. Sicuramente lo splendido panorama paesaggistico è il primo polo attrattivo, l’indiscusso protagonista della città calabrese ed una tale opera lo avvalora ulteriormente. Non a caso la Giunta comunale Scopelliti in precedenza e quella Arena dopo si erano attivati per canalizzare in modo utile e costruttivo la straordinarietà e l’unicità dello Stretto. Idee chiare e decise pertanto perseverate dall’amministrazione reggina nell’ultimo decennio e tese a plasmare un modello competitivo di città. Il tutto con un fine: promuovere una nuova e positiva immagine di Reggio. La crisi in cui è piombata l’Italia ha però destabilizzato, così come avvenuto in numerosi altri comuni, i conti e le certezze della città dello Stretto, complice quei tanto efferati tagli statali. Pertanto, al momento, il vero punto di snodo diventa promuovere un rilancio e dare un seguito ad opere così interessanti. Perché è vero che è d’obbligo camminare, specie in una fase così caotica e delicata come quella attuale, a piccoli passi ma al contempo non si possono ignorare criticità esistenti e logoranti per la città calabrese. La Regione, e forse questa è una delle poche note lievi, non sta disattendendo l’impegno e il sostegno per Reggio, come dimostra l’ennesimo finanziamento derivante dallo sblocco dei fondi PISU. Ma adesso tocca al Governo, si attendono risposte convincenti dalla sede di Palazzo Chigi. Affinché la pista ciclabile non sia un caso isolato ma inneschi logiche virtuose e si inserisca in un progetto di svolta definitiva e di progresso per dare una configurazione ed un assetto nuovo a Reggio e chiudere con un passato recente difficoltoso e precario.

Domenico Condò

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