Zero-Zero-Zero

16\05\2013 – Scrittore osannato, Roberto Saviano è in tour come un divo dello spettacolo. Approda in Calabria, dà lezioni di legalità agli studenti universitari dell’Unical, rilascia interviste, partecipa ai dibattiti. Un motivo anche per sponsorizzare il suo libro “ZeroZeroZero” che scala le classifiche di vendita. Raiuno ha ripristinato di recente “Carosello”. Nei tempi che furono c’era una pubblicità di una marca di dentifricio che concludeva: “Con quella bocca lei può dire ciò che vuole”. Anche uno come Roberto Saviano può dire ciò che vuole. Pure se dice ovvietà, pure se scimiotta il povero Catalano, la gente applaude. Benvenuto Saviano nel villaggio dell’ipocrisia! In un’intervista rilasciata al “Quotidiano” lo scrittore antimafia ha svelato ai reggini l’ennesimo segreto di Fatima: ha svelato (udite, udite!) che Giuseppe Scopelliti è un dominus. La conferma? La scelta “inopportuna”, secondo Saviano, di nominare assessore regionale l’ex sindaco Demetrio Arena a dimostrazione che lo stesso Arena, da primo cittadino, era alle complete dipendenze di Scopelliti. Riflessione a questa grande verità rivelata da Saviano. Che Giuseppe Scopelliti sia il leader della politica non reggina ma calabrese lo sanno pure i bambini dell’asilo. Ma questo ruolo gli è stato dato dai reggini prima e dai calabresi poi sulla base di risultati eccellenti. Il “Modello Reggio”rappresenta una filosofia amministrativa che ha favorito il salto di qualità alla città. Scopelliti non ha mai fallito un esame elettorale. Ma questo forse Saviano non lo sa. Arena non è alle dipendenze di nessuno, è un professionista, da sempre schierato a destra, che condivide assieme a Scopelliti un percorso politico. In un partito che si riispetti c’è una gerarchia: Scopelliti è il dominus per dirla alla Saviano, Arena un validissimo amministratore che sa fare squadra, assieme a tanti altri in Calabria, con l’attuale governatore.
La discriminazione è l’arma della sinistra: quando in Calabria il dominus era Loiero, per esempio, gli altri, pur bevendo con lui l’acqua del Menta come tante pecore (maldestro tentativo di imbrogliare i reggini) erano i suoi alleati-collaboratori; adesso che il dominus è Scopelliti tutti i suoi colleghi e amici sono considerati dalla sinistra bene-infornata (e dalle pecore di ieri) servi sciocchi. Non si sfugge da questa regola sinistra. Certo poi arriva l’ora della resa dei conti dentro le urne e la gente sceglie, vota Scopelliti alla Regione, Arena a Palazzo San Giorgio, Raffa alla Provincia e i nemici della città, gli infingardi, si fanno sotto, alzano i muri di carta bollata, si camuffano in paladini della legalità. L’obiettivo: combattere l’avversario con armi improprie. Ma il tempo, vedrete, sarà galantuono e soprattutto le urne faranno giustizia. Solo qualche mese fa, a febbraio, i calabresi hanno espresso l’ultimo verdetto che ha punito il Partito democratico “straniero”, guidato da una senese e premiato ancora una volta Scopelliti e il suo centrodestra. Grazie Saviano per aver svelato una verità sacrosanta: Giuseppe Scopelliti è il dominus che tradotto significa l’orgoglio dei reggini.

FRECCIA DEL SUD

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