23\05\2013 – La crisi conclamata del trasporto regionale che si aggiunge a quella del trasporto extra regionale è l’ultimo annuncio di una situazione ormai al collasso. Sorge legittimo il sospetto che alle situazioni di emergenza si voglia rispondere con logiche commissariali in cui si perde il principio di responsabilità di chi governa la regione e gli enti di sua emanazione. L’ultima decisione assunta dal presidente Scopelliti e dalla sua giunta che taglia il 50% del trasporto regionale è grave e hanno fatto bene i lavoratori e le organizzazioni sindacali a manifestare contro l’atto deliberativo ed annunciare un ricco calendario di lotta. Rischia di diventare puerile il tentativo di giustificare la propria incapacità di governo addossando al passato ogni responsabilità. Chi governa oggi è passato e presente e quindi la giustificazione assomiglia più ad una beffa. Certo occorrono misure straordinarie ma ispirate ad un principio di programmazione. Quella programmazione che la giunta Scoppelliti ha evitato fino ad oggi pensando di gestire nel vecchio modo il rapporto con le aziende private. Oggi non è più tempo di sotterfugi e occorre affrontare il tema in modo aperto, con un alto profilo istituzionale e con una moderna cultura riformista. La mobilità delle persone e delle merci è una componente strategica dello sviluppo, essa fissa anche un principio così come altre prestazioni pubbliche dalla sanità ai servizi, per garantire la libertà delle persone e favorire le loro attività. Ora nel momento in cui si toglie a questo diritto di libertà il 50 % delle risorse si compie un atto grave che produrrà un effetto devastante sui lavoratori e sulle loro famiglie, sulle aziende private e su una società come quella calabrese che già si trova a dover subire i colpi più duri dalla crisi generale del paese.
Ci auguriamo che anche sulla base delle proposte e delle richieste già avanzate dal centro sinistra e dalle organizzazioni sindacali si trovi il modo per affrontare positivamente il problema e si avvii una stagione nella quale costruire un nuovo regionalismo nel quale prevalga una nuova visione delle funzione di governo che sappia costruire una nuova progettualità in sintonia con le domande e i bisogni della popolazione calabrese.
Comunicato Stampa Giovanni Puccio
