Mafia No, la legge del fare

nino spirlìNino Spirlì trent’anni dopo. Torna, nella sua terra d’origine, Taurianova, dopo aver vissuto gran parte della propria vita tra Roma e Parigi. Artista eclettico, tra i più apprezzati autori televisivi e oggi anche scrittore. Ha dato il via ad un progetto ambizioso, impegnativo, identificato con il titolo di Mafia No, la legge del fare. Senza aspettare che siano gli altri a decidere cosa, quando, come e perché. Un progetto in cui tutti abbiano un ruolo, un compito, un impegno da portare avanti da assoluti protagonisti. “Il progetto Mafia No nasce nel settembre del 2012, avevo appena terminato, a Roma, l’ennesima tappa del lungo tour, per la presentazione del mio libro. La prima condivisione ed il supporto pieno, ci sono arrivati dall’Associazione Mammalucco di Taurianova. L’idea parte dall’osservazione, affinata negli ultimi anni, di atteggiamenti radicati che volgevano troppo spesso ed in maniera esagerata lo sguardo verso il passato. Poca spinta per il futuro, scarso interesse rivolto alla tecnologia, quasi nulla la fiducia verso i giovani che a loro volta si trovano costretti a cercare soluzioni alternative altrove. Mi sono reso conto che era arrivato il momento di dare una mano alla mia terra. Perché in tutti questi anni, ogniqualvolta mi trovavo in Calabria, ho conosciuto tantissimi giovani con grandi qualità. Scrittori, artisti, giornalisti, artigiani, ebanisti, pittori, c’è un esercito di lavoratori in cerca di occupazione. Gente che vuole costruire una Calabria moderna, solidale, leggera.”

Quindi un progetto strettamente collegato ad un fatto occupazionale?

“Certamente. Si perde troppo tempo con la convegnistica, i dibattiti, le tavole rotonde, si pensa molto meno alla pratica, il lavoro del quotidiano. I giovani ci chiedono di lavorare e grazie alle mie esperienze maturate negli anni in ogni parte del mondo, sento di poter dare loro una mano. La cultura è vero, svolge un ruolo fondamentale, una sicura compagna di vita, ma ritengo debba essere accompagnata da un fattore pratico, l’occupazione, possibilità di guadagno. Il nostro obiettivo è riuscire a soddisfare questa enorme cisterna di scontenti.”

In questo senso sono stati mossi i primi passi, ancor prima di ufficializzare pubblicamente questo nuovo progetto…

“Siamo nati da poco, ma registriamo una esplosione di consensi sui social network. Dicevamo dell’esaltazione delle qualità riguardanti i nostri artisti e per questo motivo, ci siamo preoccupati, come primo passo, di organizzare una mostra per l’artista Adriano Fida. Un talento straordinario che però non tutti conoscono. Oggi, grazie al nostro piccolo, ma riteniamo fondamentale contributo, siamo riusciti ad esaltarne le sue doti. A Cinquefrondi abbiamo dato spazio e voce ad un gruppo di giovani, oggi volontari, che si sono occupati del recupero urbano di un lungo tratto di un antico borgo. Ci si sta muovendo a 360 gradi, provando a sensibilizzare ogni settore.”

Mafia No, quindi, non è intesa come un’associazione che si batte contro il crimine organizzato?

“Ci tengo a ribadirlo, non siamo un’associazione, né tantomeno un movimento, ma una idea progettuale. La lotta alla mafia è ben condotta da forze dell’ordine, magistratura e associazioni varie. Non ci vogliamo sostituire a loro, semmai sostenerli. Cerchiamo, piuttosto, di elevare il territorio in maniera preventiva, proviamo a diffondere nuove coscienze popolari antimafiose. Mafia No è un modo di essere, un bollino etico che riguarda il rispetto della legalità in ogni manifestazione di vita.”

Ed in questo senso, mi pare che, a prescindere dai social network, i consensi siano arrivati anche dalle istituzioni.

“Siamo onorati che la Presidenza del Consiglio Provinciale abbia da subito abbracciato e sostenuto questa nostra idea. Insieme al Presidente Eroi, il supporto anche dei comuni di S. Procopio, Palmi, Rosarno, quello straordinario della preside Mimma Cacciatore della scuola media di S. Luca. Ci stiamo preparando alla presentazione ufficiale del nostro progetto che avverrà sabato mattina presso la sala conferenze della Provincia, davanti ad autorità, sindaci di diversi comuni, giornalisti. Seguiranno altri appuntamenti di una certa importanza. Dal 10 giugno primo ciak del cortometraggio “Pirandello Drag” contro l’omofobia, le successive riprese verranno girate in altri comuni sempre della piana. Non meno rilevante la campagna ‘stop al rapimento degli ulivi’ nel contesto della quale verranno presentati i lavori dell’artista Luigi Simonetti.”

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