Una Viola lontano da Reggio Calabria?

Team Basket ViolaPurtroppo, per la prima volta nella storia della società neroarancio, questa è più di un’ipotesi. Eh si, perché la compagine reggina ad, oggi, non ha un campo di gara dato che né il PalaCalafiore né il Botteghelle hanno i requisiti per ospitare i nero arancio. Il Botteghelle, a parte i problemi interni ed una ristrutturazione da effettuare al più presto possibile, non è omologato per la nuova categoria al quale parteciperà la Viola. La Legadue Silver impone alle squadre di avere un palazzetto con duemila posti a sedere riconosciuti ed il vecchio impianto non ha queste caratteristiche anche se, come detto, non sarebbe in grado di ospitare la Viola come ha fatto nell’ultimo anno e mezzo. Ed allora si torna al PalaCalafiore? No. Ma non è stato ordinato il dissequestro qualche mese fa ? Si. Ed allora perché esiste questo problema? Perché il palazzetto di Via Pentimele è in condizioni disastrose e non c’è stato nessun tipo di intervento per sistemare l’interno di una struttura che tutta l’Italia cestistica invidiava a Reggio Calabria ma che adesso è diventato un autentico deposito di rottami Il comune sa della situazione ma i commissari evidentemente hanno altro a cui pensare e non hanno predisposto nessun opera di intervento dopo aver comunque  annullato il sequestro. Fra l’altro, a Reggio, come avviene per tante cose,  i tempi si allungano sempre perché il fermo del PAlaCAlafiore è durato oltre un anno dato che l’incidente che ha fatto perdere la vita ad un operaio è avvenuto nel 5 Marzo del 2012 e solo poche settimane fa è stato sbloccato il tutto mentre, in altre città italiane dove sono avvenuti episodi simili (vedi Trieste, concerto Jovanotti, n.d.r.) l’iter compiuto ha permesso lo sblocco dopo soli trenta giorni abbondanti. Ma Reggio è così prendere o lasciare ed il presidente della Viola Muscolino sembra intenzionato a fare un passo importante per tutelare gli interessi della sua creatura. Per una realtà sportiva che ritorna in una Serie importante della pallacanestro italiana, non è una bella notizia non avere un palazzetto di riferimento, quindi l’idea di spostarsi in un sito vicino è tutt’altro che campata in aria. Se non ci saranno novità a breve, la compagine nero arancio dovrà prendere una decisione dato che la federazione aspetta che venga comunicata la struttura ufficiale delle società quando completano i documenti per iscriversi. Le sedi ipotizzate sono Messina e Catanzaro, due piazze importanti del meridione, ma sarebbe davvero un’umiliazione per tutta la città se davvero la Viola dovesse emigrare con i tifosi costretti a spostarsi per seguire la gesta del team allenato da Francesco Ponticiello. Muscolino ha chiesto che ci siano un dialogo con gli attuali gestori di Reggio che, come stanno facendo per altre vicende, rinviano a non accettano eventuali incontri con il risultato che, a due mesi dall’inizio della stagione, i nero arancio non hanno un teatro di casa. Cosa succederà? Con questa gestione amministrativa è impossibile fare previsioni. In questi giorni, è stato in riva allo stretto il presidente del CONI Nazionale Malagò, il quale ha espresso il suo malcontento nel vedere una struttura così imponente lasciata allo sbando e con un futuro nebuloso. La speranza è che la Triade capisca che il PalaCalafiore è una struttura di cui la città ha bisogno perché, è vero che ci sono altri tipi di problemi sicuramente più seri, ma lo sport, a Reggio, ha sempre dato tanto ed è stato un motivo di orgoglio da parte di una popolazione che vive un momento di grande difficoltà e non è giusto penalizzare le poche cose positive che stanno provando a crescere e migliorare come la Viola targata Muscolino. In due mesi, il PAlaCalafiore può tornare a funzionare in modo adeguato ma bisogna muoversi immediatamente prima che sia troppo tardi e prima che la dirigenza di Via Pio XI non perda definitivamente la pazienza e non decida davvero di far giocare la Viola da un’altra parte. E, tutto questo, sarebbe l’ennesima sconfitta di Reggio.

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About the Author: Giulio Borbotti