14 anni fa la storica promozione in A

simone giacchetta testinaREGGINA: Orlandoni, Di Sole, Ziliani (76′ Cirillo), Giacchetta, Martino, Firmani, Poli, Cozza (78′ Briano), Sussi, Artico (57′ Pinciarelli), Possanzini. A disp.Belardi, Napolitano, Campo, Tomic. All. Bolchi. Li ricordate? Crediamo proprio di si. 14 anni fa, il 13 di giugno, questo gruppo di calciatori entrò a pieno titolo nella storia della Reggina, lo scenario il Delle Alpi di Torino. Oltre trentamila tifosi amaranto occuparono la capitale piemontese, per sostenere la squadra, alla conquista della prima storica promozione in serie A. Almeno altri centomila si riversarono per le strade di Reggio al triplice fischio finale. Una partita memorabile, il Torino già promosso ed una Reggina che avrebbe dovuto necessariamente conquistare i tre punti per arrivare all’incredibile traguardo. Una squadra, quella, composta da diversi giovani, ma soprattutto da elementi affamati, uniti, compatti con Cozza, Artico e Possanzini le punte di diamante. In panchina Maciste Bolchi, arrivato a sei giornate dalla conclusione, dopo l’esonero discusso di Elio Gustinetti. 90 minuti vissuti in un clima surreale, con uno stadio gremito che sembrava esaltare un solo colore. In realtà le bandiere che sventolavano erano granata ed amaranto, l’invasione finale, però, è stata tutta reggina. Il tabellino del match passò in secondo piano, ma è giusto ricordare che il timbro in quella trionfale giornata lo misero Ciccio Cozza su calcio di rigore ed il mitico Tonino Martino, dopo il momentaneo pareggio di Ferrante.  Il resto fu una straordinaria ed interminabile festa, l’accoglienza al Tito Minniti, il tributo qualche giorno dopo all’Oreste Granillo, i festeggiamenti sul lungomare. Immagini memorabili ed indimenticabili, confermate dall’allora capitano ed oggi direttore sportivo Simone Giacchetta: “Quello che ricordo come fosse ieri, è la vigilia della gara con il Torino. Ci siamo trovati dopo cena con alcuni compagni di squadra ed ognuno di noi provava ad immaginare il dopo nel caso in cui si fosse conquistata la promozione. Sembrava un qualcosa di impossibile e tra una chiacchiera e l’altra, siamo andati a letto molto tardi, contrariamente a quelle che erano le regole di ogni pre gara. L’indomani già in albergo vennero a sostenerci i nostri tifosi e questo ci aveva caricato ancora di più. Per il sottoscritto l’emozione è stata ancora più forte. arrivai alla Reggina nel novembre del 91, otto anni vissuti inizialmente tra mille difficoltà, poi le prime soddisfazioni. Quella fascia di capitano indossata in serie C, poi in B e con la stessa il raggiungimento del grande traguardo. Il ricordo più emozionante, certamente l’accoglienza all’aeroporto di Reggio. Pensavamo ci potesse essere tanta gente, ma non fino a quel punto. Appena scesi dall’aereo, il primo abbraccio fu quello dell’indimenticato sindaco Italo Falcomatà, nostro primo tifoso.”

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano