Alta tensione per il Governo. Tornano a “Perdere Quota” gli F35

di Fabrizio Pace – Torna la questione F35 che costa al paese quasi 12 miliardi di euro. Frattura all’interno della parte PD che non riesce a decidere in maniera unitaria sull’acquisto degli aerei militari. Tensione all’interno del governo tra ministri con quello della difesa, Mauro, che spiega l’importanza che l’Italia ammoderni la flotta aerea di pattugliamento e difesa del paese.

Quello degli aerei militari è un programma militare internazionale che risale al 1999 con il governo D’Alema, proseguito durante il secondo governo Berlusconi del 2002 quindi altri normali progressi al progetto furono fatti sia dal governo Prodi che dall’ultimo del cavaliere per infine arrivare all’esecutivo di Monti che ne diminuì l’acquisto da 131 a 90 unità. L’ipotesi genialoide di annullare la commessa militare, venendo meno ad accordi internazionali, era stata già avanzata dall’ex segretario del PD, Pierluigi Bersani.

 Subito abbandonata nel momento in cui ci si rese conto che oltre a venir meno ad un contratto con altri paesi si avrebbe anche recato un grosso danno ad alcune imprese italiane italiane che partecipano in diverse fasi della produzione degli F35.

Una gaf, quella dell’acquisto degli aerei militari subito rientrata quando i vertici del partito di centro sinistra si resero conto del doppio danno che stavo arrecando al paese e del clamoroso autogol mediatico a cui si stavano esponendo. Oggi alcune fazioni che si muovono all’interno del partito ripropongono un’idea accantonata solo ed esclusivamente per creare problemi e frizioni al governo Letta.

Il governo di larghe intese, non sarà un mistero per nessuno, non è ben visto da una parte del PD, probabilmente quella più vicina alla vecchia sinistra che non riesce a tollerare la vicinanza e la collaborazione con il “nemico” Berlusconi. Parte politica che continua a ricordare, ogni giorno sui media a disposizione, che il governo Letta è in bilico perchè le vicende giuridiche del cavaliere sarebbero alla base dell’accordo politico.

Congetture queste, degne di una fazione politica che vive di rancori e che non riesce a trovare un punto d’incontro con chi ha programmi e pensieri politici parzialmente differenti. Berlusconi anche se in un periodo molto ma molto difficile a causa delle note vicende processuali non ha mai messo in dubbio il suo personale appoggio al governo di Enrico Letta, anzi proprio ieri notte, i due, si sarebbero incontrati in una cena cortese ad Arcore ed avrebbero concordato le linea politica da tenere in Europa al prossimo incontro tra i capi dell’unione.

Certo Berlusconi stenta, e lo si vede, a frenare i suoi “generali” del PDL che non riescono a tollerare l’incredibile sentenza del processo “Ruby”, che da l’idea di voler eliminare dalla scena politica il più importante e carismatico leader dei parti italiani.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.