Spagna in finale di rigore, comunque grande Italia

Si dovevano limitare i danni contro la potenza mondiale delle Furie Rosse. Alla fine, invece, l’Italia perde ai rigori e recrimina per una gara, soprattutto nel primo tempo, assolutamente dominata. Priva di Balotelli la compagine azzurra ha schierato Gilardino come terminale offensivo, dietro di lui Marchisio e Candreva. La Spagna ha confermato quasi in blocco quel gruppo di calciatori che da diversi anni spadroneggia nel palcoscenico internazionale. La prima soddisfazione sta nell’aver visto il Ct Del Bosque adattare i suoi dal punto di vista tattico agli attacchi degli azzurri, inarrestabili in modo particolare sulla corsia di destra dove Maggio e Candreva hanno fatto impazzire i diretti avversari. Dicevamo di una prima parte giocata in maniera impeccabile  e con diverse occasioni da rete anche clamorose, come quella capitata sulla testa di Christian Maggio e sprecata in malo modo. L’Italia ha mostrato grande organizzazione di gioco, straordinaria volontà e capacità di arrivare al tiro in maniera pericolosa. Già detto di Maggio, ancora più incredibile il palo colpito da Giaccherini a Casillas praticamente battuto. Nei secondi quarantacinque minuti il pallino del gioco è passato agli spagnoli, ma dalle parti di Buffon non si contano pericoli. Si arriva ai supplementari con un brivido su conclusione di Xavi e l’incertezza dell’estremo difensore azzurro, per fortuna con la sfera finita sul palo. Poi la lotteria dei calci di rigore. Battuti impeccabilmente fino all’errore di Bonucci, risultato determinante. La Spagna, con brivido, guadagna la finale e la possibilità di conquistare l’ennesimo trofeo in campo internazionale, all’Italia rimane l’amarezza dell’ennesima beffa maturata ancora una volta dagli undici metri, ripetendo quello che era già successo agli Europei del 2008. Viene spontaneo pensare che, con Balotelli in campo, forse avremmo potuto anche spuntarla, di sicuro il gap vistoso di appena un anno addietro, è notevolmente ridimensionato. Partendo da questo dato, si lavorerà per migliorare e crescere ancora, in attesa dell’appuntamento decisamente più prestigioso, sempre in Brasile, il prossimo anno con la competizione mondiale. L’impegno più vicino, anzi quasi immediato, è quello di domenica pomeriggio alle 18, contro l’Uruguay, per la conquista del terzo posto.

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