Reggio Calabria: Presentazi​one Movimento Cittadinan​aza Mediterran​ea

cmIl mare, la terra, il cielo ed i colori, simbolo delle innumerevoli culture che vivono e convivono, condividendo questo grande bacino che è il Mediterraneo. Ecco gli elementi all’interno del logo che rappresenta il neonato movimento “Cittadinanza Mediterranea” presentato presso l’“è” Hotel di Reggio Calabria.

Cittadinanza mediterranea, appunto, come indica il nome, rappresenta un vero e proprio impegno per sviluppare un’idea comune di Mediterraneo come luogo di sperimentazione per una politica postnazionale e di rilievo globale. Significa riformulazione dell’immagine che il sud ha di sè, non più periferia degradata dell’“impero”, copia sbiadita o deforme della modernizzazione delle metropoli settentrionali, ma nuovo centro di un’identità ricca e molteplice, capace di conoscere più lingue, più religioni, più culture, secondo la vocazione più autentica della civiltà mediterranea.

All’incontro con la stampa i fondatori e ideatori del movimento politico -culturale che parte da Reggio Calabria con ambizioni nazionali ed internazionali, che hanno espresso le finalità e la filosofia che guida ogni azione del sodalizio.

E’ stato il Presidente provinciale del Movimento, Piero Morabito, ad aprire i lavori e a spiegare lo spirito che guida il movimento verso la collaborazione alla costituzione di una società più limpida, di una politica al servizio dei cittadini con particolare riguardo alle fasce deboli.

Enzo Tromba ha affermato che “il Mediterraneo è un’esperienza unica al modo tra terra e mare, che separa e divide ma, allo stesso tempo, collega ed unisce. Per questo la partenza da Reggio, da sempre terra d’incontro tra oriente e occidente. Bisogna costruire una “governance” mediterranea che garantisca crescita ed integrazione economica degli scambi, consolidando il patrimonio storico e culturale”.

presentazione movimento 9 luglio 2013Paolo Marcianò, responsabile Welfare e terzo settore del movimento, in uno splendido intervento, parla di “Meridione che può contribuire a riscrivere un’altra grammatica delle povertà e della ricchezza, mettendo al centro l’uomo, per mete più solidali, più giuste, più pacificanti. Mediterraneo quindi come spazio di mediazione politica e antropologica, per costruire politiche d’integrazione e sviluppo oggi dolorosamente assenti”.

Giovanni Laganà, portavoce provinciale, parla di Cittadinanaza Mediterranea aperta al contributo di tutti coloro che ne condividono gli scopi e lo spirito, per “concorrere alla realizzazione di un progetto politico nuovo e rivoluzionario che sia in antitesi alla ormai superata politica clientelare ed affaristica, fondandosi sulla cultura liberaldemocratica riformista”.

Elena Latella, portavoce cittadina, fa esplicito riferimento allo statuto evidenziandone i principi di sobria e partecipata conduzione socio -economica nella gestione delle Istituzioni pubbliche, solidarietà sociale, pari opportunità, mobilità sociale.

Filippo Bova, Presidente cittadino: “Noi lavoreremo per creare una Reggio inclusiva, per la riduzione delle diseguaglianze, per una Reggio sostenibile, per un’economia competitiva e verde, per l’istruzione, la ricerca, l’innovazione con una università che sia veramente “Mediterranea”.

Demetrio Pecora, presidente della città metropolitana, allarga lo sguardo, sviluppando un’analisi in direzione di nuovi indicatori e campi di ricerca che portino l’area dello Stretto a ridiventare crocevia del Mediterraneo.

“Il nostro simbolo – conclude il Presidente Morabito – che racchiude nel logo cielo, terra e mare, restituisce al Mediterraneo quello spazio mediano tra regionalità e globalità che è, forse, oltre l’utopia della rete e del mercato globale, la vera sfida dell’epoca attuale. Con Cittadinanaza Mediterranea vogliamo dare a tutti l’opportunità di contribuire a ridare al Sud, a Reggio e alla Calabria, l’antica dignità di soggetto del pensiero”.

Completano il gruppo dirigente, Antonio Napolitano, portavoce della Città Metropolitana; Enzo Tripodi, tesoriere; Domenico Idone, responsabile Enti Locali.

c.s.

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