Addio a Vincenzo Cerami

ROMA – E’ morto Vincenzo Cerami. Lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano, candidato all’Oscar nel 1999 per “La Vita è bella” con Roberto Benign; era malato da tempo, e  proprio Benigni, insieme all’altro premio Oscar per lo stesso film, Nicola Piovani, andarono a ritirare il mese scorso il David di Donatello speciale assegnato allo scrittore, dicendo che non poteva essere presente e facendogli gli auguri, quasi un omaggio pubblico all’amico malato.  Dal suo primo romanzo “Un borghese piccolo piccolo” fu tratto il fortunato film interpretato da Alberto Sordi, e da quel momento iniziò la sua ascesa firmando importanti sceneggiature che hanno fatto la storia del cinema italiano.  Vincenzo Cerami, scrittore italiano (nato a  Roma il 2 Novembre 1940) da genitori siciliani, rimarrà impresso nel novero delle grandi penne che con l’arte della scrittura hanno creato un universo di grandi sogni e speranze.  A determinare la sua vocazione letteraria e l’interesse per il cinema ha contribuito l’incontro con P. P. Pasolini, che fu suo insegnante di italiano nelle scuole medie. Ha esordito col romanzo Un borghese piccolo piccolo (1976; da cui l’omonimo film di M. Monicelli, 1977, interpretato da A. Sordi), inquietante rappresentazione del potenziale di ottusa violenza che si può nascondere sotto le apparenze di una vita tanto normale quanto priva di solidi fondamenti morali. Ha quindi pubblicato altri romanzi (Amorosa presenza, 1978; Tutti cattivi, 1981; Ragazzo di vetro, 1983; La lepre, 1988; Fantasmi, 2001) e raccolte di racconti (L’ipocrita, 1991; La gente, 1993; Fattacci: il racconto di quattro delitti italiani, 1997), che hanno confermato le sue doti di narratore teso a cogliere gli aspetti paradossali e grotteschi della realtà, o a rivelarne le trame scellerate. C. ha scritto anche versi (il poema narrativo Addio Lenin, 1977-1980, 1981), lavori radiofonici, commedie (Sua Maestà, 1986), testi per musica (Canti di scena: concerto di parole e musica, in collab. con N. Piovani, 1999), soggetti e sceneggiature cinematografiche. Tra le sceneggiature pubblicate, si ricordano quelle nate dalla sua collaborazione con G. Amelio (Colpire al cuore, 1996) e soprattutto con R. Benigni (Johnny Stecchino, 1991; Il piccolo diavolo, 1996; La vita è bella, 1998; La tigre e la neve, 2005). All’abile professionista della scrittura si deve anche il volume di Consigli a un giovane scrittore: narrativa, cinema, teatro, radio (1996). Si è cimentato infine con il fumetto (Olimpo S. p. a., in collab. con la disegnatrice S. Ziche, 2000). Nel 2001 lo scrittore è tornato alla narrativa con Fantasmi e La trascrizione dello sguardo, saggio introduttivo a Per il cinema, un volume che raccoglie i soggetti e le sceneggiature di Pier Paolo Pasolini. Nel 2007 ha scritto le parole della canzone Anna Magnani, musicata poi da C. Consoli e presente nell’ultimo album di A. Celentano Dormi amore, la situazione non è buona. Nel 2013 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera ritirato dall’amico Roberto Benigni.

“Ogni persona è un abisso, vengono le vertigini a guardarci dentro.” (La Tigre e la Neve)

Annamaria Milici

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