L’Area del Mediterraneo Protagonista durante il Premio Mollica “Mezzogiorno: identità e prospettive”.

IMG_20130728_215352Il Premio Mollica “Mezzogiorno: identità e prospettive” alza il sipario sull’Area del Mediterraneo. il secondo appuntamento degli eventi culturali della Festa del Mare 2013, apre una riflessione sul cambiamento di un’area che negli ultimi anni è diventata un nodo strategico economico e sociale. Il premio,giunto alla terza edizione rende omaggio all’opera svolta dal compianto professore Mollica, Ordinario di Estimo e Direttore Scientifico del “Laborest” presso l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, convinto che lo sviluppo sociale ed economico della Calabria non potesse prescindere dalla valorizzazione delle risorse naturalistico-ambientali e storico-culturali esistenti sul territorio. Per la sezione saggistica il premio è stato attribuito a Domenico Minuto per il libro “Tradizione – Opinioni sul costume calabrese” edito da Città del Sole. per aver dimostrato attraverso il proprio saggio il suo viscerale e contagioso amore per la Calabria e per le sue ricerche sui fondamenti della civiltà calabrese segnata da profondi valori umani e caratterizzata da spille di autentica spiritualità. A tratteggiare la figura del professore calabrese è toccato ad Angelo Vecchio Ruggeri, che lo definisce “Un viaggiatore di Calabria tra storia e denuncia”. A consegnare  il riconoscimento Amilcare Mollica, fratello di Edoardo.

Consegna premio BarbalacePer la sezione Ricerca il riconoscimento è stato assegnato ad Antonio Barbalace, ricercatore presso MIT di Boston per il suo studio sui “Prodotti mediterranei per la costruzione della sostenibilità planetaria”.  Un lavoro nel quale ha messo  a punto una strategia attraverso l’uso di materiali isolanti mediterraneo come il sughero e la calce idraulica che consentono la passivizzazione dei fabbricati con un conseguente dimezzamento dei consumi urbani di energia e dei relativi impatti inquinanti. Dopo la città di Reggio, la sperimentazione è in atto nella città di Boston. A Domenico Enrico Massimo, docente presso l’università Mediterranea di Reggio Calabria, è toccato il compito di delineare la figura e gli studi del professore.  A ritirare il premio il padre del ricercatore reggino. Conclusa la fase di consegna dei riconoscimenti, la serata, moderata dal segretario del premio Mollica, Domenico Pietropaolo, ha affrontato il convegno “Saprà il Mezzogiorno diventare Ponte Europeo nel Mediterraneo?”. L’incontro è stato un punto di connessione con il pensiero di Edoardo Mollica. Il professore reggino da tempo era impegnato alla ricerca di una mappa di orientamento all”interno dell’area del mediterraneo. Dopo il saluti del Consigliere regionale Alessandro Nicolò, è toccato al professore Francesco Pira, docente dell’università degli studi di Messina, affrontare un’analisi sulla situazione attuale dell’area Mediterraneo correlata all’uso delle nuove tecnologie. “Siamo perennemente connessi – afferma Pira – tuttavia, è necessario stare attenti poiché connessione non è sinonimo di relazione. Bisogna vivere il quotidiano limare le differenze tra vissuto e percepito. L’uso dei social network è importante per creare partecipazione e fare fronte comune”.  A concludere la serata Amilcare Mollica che nel parlare del ruolo della Calabria nell’area del Mediterraneo richiama la necessità di conoscenza del proprio essere, poiché ancora troppi sono i gap da colmare. Una giornata ricca di appuntamenti che ha visto protagonista la gara di pesca ad aguglie, seconda delle quattro prove previste dal trofeo “Ciccio Chirico”. Un evento giunto alla VI edizione ed organizzato in collaborazione con la FIPSAS. Sport ancora primo piano con i ragazzi del Fitness ed i corsi di Zumba, indoor circuit, walking. Conclusione di serata con il concorso  enogastronomico del borgo marinaro di Gallico che ha visto per due giorni i ristoranti di Gallico sfidarsi a colpi di piatti “speciali”.

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