L’Assessore Pugliano replica a Legambiente sui dai relativi allo stato di salute del mare calabrese

L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Sempre più scontato e sfrontato il pregiudizio politico di Legambiente nei confronti del governo regionale e del suo Presidente. Ciò risulta evidente dalla lettura distorta dei dati e dalla comunicazione falsata sulle responsabilità per le criticità segnalate.

Pugliano Francesco
Pugliano Francesco

Sulla lettura distorta dei dati, sullo stato di salute del mare calabrese, mi basta ricordare i dati ufficiali presentati dal Ministero della Salute, che lo posizionano, dignitosamente, al nono posto della classifica nazionale, con un 88,79% di acque eccellenti, percentuale che, se parametrata alla estensione della costa, acquista un significato ancora più rilevante. Sulla comunicazione falsata in merito alle responsabilità, vorrei ricordare a Legambiente Calabria che le infrazioni comunitarie a carico della Regione Calabria sono state aperte nel 2003, con diffida a rendere efficiente il sistema fognario e depurativo, negli agglomerati interessati, notificata nel 2005. Non mi risultano – ha aggiunto l’Assessore Pugliano – segnalazioni o sollecitazioni di Legambiente a quel governo regionale, con il quale intratteneva rapporti collaborativi nelle politiche ambientali, a realizzare gli interventi necessari ad evitare la sentenza di condanna per la Regione Calabria, nonostante lo stesso governo regionale abbia, successivamente alla notifica della diffida della Unione Europea, investito 350 milioni di euro, senza indirizzarne alcuno al superamento delle infrazioni. L’invito rivolto da Legambiente, invece, a Scopelliti, a risolvere le infrazioni, arriva con molto ritardo, visto che, con grande senso di responsabilità, Scopelliti ha chiesto immediatamente e prioritariamente, nel 2011, nel Piano per il Sud, 160 milioni di euro da destinare esclusivamente al superamento delle infrazioni in tale settore ed altri 43 milioni per superare le infrazioni sui 43 siti da bonificare. Per tali ragioni – ha concluso l’Assessore Pugliano – diventa sempre più difficile credere nella obiettività e nella professionalità dei giudizi di Legambiente Calabria sui temi ambientali regionali”.

c.s. – m.v.

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