Il coordinatore Daniele Romeo su offese a Mons. Fiorini Morosini

Daniele Romeo
Daniele Romeo

Il Coordinatore del Pdl Grande Città Daniele Romeo, in merito agli insulti nei confronti di Monsignor Fiorini Morosini, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I passi indietro di un territorio si notano da tantissimi aspetti. Nella stessa giornata, a Reggio Calabria, alcuni vandali hanno dato fuoco ad una chiesa ortodossa e abbiamo appreso che un giornalista ha scritto, su un social network, offese ed insulti gratuiti di nei confronti dell’Arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini: anche questi sono segnali inconfutabili di un clima decisamente non normale. Un clima avvelenato anche da chi pensa di poter costruire le proprie fortune sull’odio e sulla denigrazione, probabilmente autocelebrandosi quale grande pensatore dei nostri giorni e non accorgendosi che, forse, potrebbe fare il pensatore solo al villaggio vacanze estivo. Ad alcuni giornalisti basta scrivere un libro, peraltro basandosi su disgrazie altrui, per sentirsi al di sopra di tutto e tutti. Ciò è molto grave, innanzitutto, perché lede la dignità e la professionalità dei tanti cronisti che quotidianamente lavorano con grande impegno sul territorio, spesso malpagati e tra enormi difficoltà. I più esperti avrebbero anche il compito di trasmettere ai giovani le regole scritte e non scritte del mestiere: cosa può insegnare chi si lascia andare pubblicamente a volgari ingiurie nei confronti, addirittura, di un Vescovo? Cosa dovrà succedere per fare in modo che in questa città si abbassino i toni? Credo sia davvero arrivato il momento che ognuno svolga responsabilmente il proprio ruolo, perché se Reggio vive un momento difficile è anche colpa di chi agisce quotidianamente in barba alle regole ed al buon senso, aspetti tramandati di generazione in generazione, senza il minimo rispetto per le istituzioni e alimentando solo odio e tensioni sociali.  Ciò detto, Monsignor Fiorini Morosini non verrà minimamente scalfito da questa vicenda, consapevole che la comunità cattolica reggina e la società civile conoscono chiaramente il suo spessore”.

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