PdL decisa la linea dura contro la decadenza di Berlusconi

di Fabrizio Pace – I capigruppo degli onorevoli del PDL tornano a parlare di dimissioni nel caso in cui Berlusconi dovesse decadere. Dimissioni di massa quindi se il cavaliere dovesse essere costretto a lasciare il Senato. Molti ormai parlano di anomalia della giustizia in Italia, una democrazia azzoppata da una giustizia lenta  e non equa. Proprio ieri  l’Unione Europea  ha aperto una procedura d’infrazione perché l’Italia non ha rispettato una sentenza del 2011 riguardo il rispetto dei parametri per la responsabilità civile dei magistrati, sintomo di una giustizia da riformare assolutamente come lo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva auspicato. Le dimissioni dei parlamentari sono quindi già prese, consegnate nelle mani dei capi-gruppo ed irrevocabili qualora il 4 ottobre venisse deposto da senatore il leader del centro-destra. Il PDL si sentirebbe privo del suo rappresentante massimo all’interno del Parlamento e vedrebbe compromesso irrimediabilmente il rapporto di equilibrio con l’alleato politico PD. “Ho il dovere di resistere e combattere”, queste alcune delle parole di Silvio Berlusconi con le quali ieri ha arringato la riunione dei vertici del partito. “E’ in corso un’operazione eversiva che sovverte lo Stato di diritto”, una dichiarazione questa indirizzata chiaramente  ai magistrati. L’ex Presidente del Consiglio si dice anche certo che Forza Italia sarà il futuro politico e vuole che si lavori in tal senso creando i club in tutti Italia per avere l’aderenza territoriale necessaria. Le uniche soluzioni adesso possibili,per uscire da questa situazione di stallo, sono quelle che vedrebbero l’immunità concessa ala cavaliere oppure una drastica spaccatura all’interno del PDL a causa della quale una parte del partito rimarrebbe al governo. Quest’ultima ipotesi è impossibile come si evince dalle dichiarazioni di Angelino Alfano poiché ” Questo è un partito che non si dividerà, è unito e compatto e resterà tale. Perché è stretto intorno al suo leader al quale è legato dall’affetto, dalla stima e dalla forza degli ideali comuni”. Il 4 ottobre è vicino occorre la responsabilità globale del Parlamento verso il paese e le sue sorti, la caduta del governo Letta non farebbe bene a nessuno e non darebbe l’idea di un paese stabile all’estero.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.