Brutta Reggina e solita beffa finale. Adesso c’è da preoccuparsi

logo reggina 1914di Michele Favano – Una gara bruttissima da vedere, specie per chi si aspettava l’immediato riscatto dopo la beffa di Varese. Ne è venuta fuori una prestazione globale di scarso livello con qualche occasione da gol creata, insieme a tanta imprecisione e la colossale papera di Benassi che ha consegnato al Carpi una vittoria insperata. Reggina lenta e prevedibile, poco incisiva, mai capace di verticalizzare e sul piano della corsa decisamente inferiore rispetto agli avversari. Strasser un estraneo, sempre fuori dal gioco, spesso sulla zona di campo di qualche compagno di squadra. La serie B è altra cosa, ci vuole corsa, temperamento, voglia, determinazione, caratteristiche che, in questo momento, il centrocampista milanista sembra non possedere, ripetiamo, in questo momento. Maicon c’è sempre, in tutte le occasioni importanti che la Reggina ha prodotto, il ragazzo mostra tutta la sua inesperienza specie sotto porta, ma almeno lui c’è. Su Benassi sarebbe troppo facile pronunciarsi oggi. E’ stato portiere sempre di grande affidamento, il suo avvio di stagione, però, è stato tutt’altro che brillante. L’attacco mostra evidenti lacune. Di Michele ci mette tanta buona volontà, non sufficiente, Cocco è riuscito a sbagliare tutto, assist e controlli semplici, Gerardi è entrato senza incidere, Fischnaller lavora per la squadra e finisce con i crampi. Totale sette partite cinque gol realizzati e subiti nove.

VECCHI – La nostra squadra corre sicuro, questo deve essere l’atteggiamento giusto, dobbiamo lottare su tutti i palloni, appena si è mollato la Reggina si è fatta molto pericolosa. Siamo stati bravi a crederci fino alla fine e fortunati a non prendere gol nel momento in cui gli avversari hanno avuto le opportunità. Siamo più bravi fuori che in casa, questo dice il nostro cammino. Ho giocato la gara pensando di chiudere i loro esterni e volevo peso in avanti per questo ho messo insieme Inglese e Cani. Siamo saliti in questa categoria con tante cose da mettere a posto, stadio, mercato, organizzazione di allenamenti. Ci stiamo adeguando e penso si stia facendo molto bene soprattutto in trasferta. Temevo il potenziale offensivo della Reggina, Cocco e Di Michele sono attaccanti che in questa categoria fanno la differenza, direi che sono stati limitati parecchio.

ATZORI – Abbiamo giocato molto male l’ultimo quarto d’ora. La partita era incanalata sullo 0-0, poi l’episodio che ha deciso l’incontro. Non potendola più vincere speravo di non perderla, invece è successo. Abbiamo avuto l’opportunità di passare in vantaggio in almeno tre circostanze, la squadra non mi è piaciuta solo nel finale. In effetti eravamo troppo lenti nella manovra. Benassi ha sbagliato, può capitare, a Lanciano ci ha salvato il risultato, oggi è andata male. Eravamo bloccati dal punto di vista emotivo, non riusciamo a metterla dentro. Abbiamo sbagliato parecchio con la palla al piede, dal mio punto di vista non è stata una bella partita, ma se c’era una squadra che doveva passare in vantaggio quella era la Reggina. Nel grigiore della prestazione almeno un pareggio dovevamo conquistarlo. Io mi rimprovero che essendo il responsabile tecnico, se gioca male la squadra, io non posso esserne escluso. Anche oggi due palle gol clamorose e poi l’errore finale. L’ultimo quarto d’ora i ragazzi erano cotti, per questo, ripeto, ad un certo punto ho pensato che era importante non perderla, è successo l’impensabile. Doveva entrare Maza, poi in tre mi hanno detto di avere i crampi, quindi ho tolto Foglio e messo dentro Caballero. Alla luce di quanto sta succedendo in questo periodo, credo si debba cambiare modo di scendere in campo, per questo sto seriamente pensando di rivedere il modulo tattico attuale. In ogni piazza d’Italia chi non produce risultati viene esonerato. Il presidente mi ha chiesto di tornare a lavorare insieme e possibilmente vincere. Oggi questo non sta succedendo, dobbiamo crescere ed anche molto, non mi preoccupa l’esonero, rimango convinto del valore di questa squadra, ma bisogna avere pazienza.

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