Cose serie e cose poco serie - Ilmetropolitano.it

Cose serie e cose poco serie

di Carlo Viscardi – “E’ iniziata un’istruttoria che cercherà di chiarire come si sono svolti i fatti, dopo di che si convocherà il consiglio di presidenza”, così ha dichiarato il presidente del senato Grasso in merito al comportamento tenuto da Crimi, esponente M5S, durante la seduta della giunta per la decadenza del senatore Berlusconi.

Vito Crimi
Vito Crimi

Infatti qualche giorno fa è finito al centro delle polemiche perché, a commento di una foto a sostegno del Cavaliere, ha scritto: “Ma vista l’età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l’ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra con “Non mollare” non è che intende “Non rilasciare peti e controlla l’incontinenza”; anche se ha precisato che la frase non era di sua invenzione, ma citata con nome dell’autore, ha scatenato un putiferio tale da far chiedere al presidente dei senatori, Renato Schifani, di sospendere la seduta della Giunta, visto che da regolamento è vietato mandare messaggi durante le riunioni.
Il giorno del fattaccio Grasso si trovava ad Assisi, per la Giornata mondiale della Pace, ma attraverso il suo portavoce aveva stigmatizzato il post, annunciato approfondimenti e chiarendo che non avrebbe comunque potuto sospendere la Camera di Consiglio della Giunta, perché non rientrava nei suoi poteri. Poi attraverso il suo portavoce Grasso aveva detto: “Il Presidente del Senato non ha alcuna possibilità nemmeno di comunicare con i componenti della giunta, in questo momento riunita in camera di consiglio, senza incorrere nella violazione del regolamento che prevede la segretezza di tale fase del procedimento”.

Pietro Grasso
Pietro Grasso

Alla fine della seduta della giunta Crimi aveva dichiarato : “Ciò che ho scritto su Facebook è irrilevante rispetto ai lavori della giunta. Il mio post era satirico e riprendeva cose scritte da altri. Non aveva nulla a che vedere con i lavori della giunta. È Berlusconi che insulta il Paese da vent’anni. È lui che è indegno del Senato, non io.” E aggiungendo che non avrebbe violato alcun regolamento dato che il post su facebook era arrivato in un momento in cui la seduta era ancora pubblica e quindi non avrebbe violato alcuna normativa. Sta di fatto che il buon gusto e un po’ di rispetto verso qualsiasi persona, anche se avversari politica, avrebbe imposto un minimo di rispetto e certe dichiarazioni volontarie e pubbliche non sarebbero dovute nemmeno essere rilascia tema questa è una riflessione di una persona che si vede non si occupa di politica e ha ancora in mente valori di rispetto verso qualsiasi essere umano di qualsiasi idea…. Ora starà al presidente del Senato a valutare il da farsi in merito.

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