Nicola Sgrò al timone del “Cilea”

Prima Persona sostiene la candidatura del maestro reggino come direttore artistico

L’associazione si unisce all’ordine del giorno degli altri sodalizi cittadini: «E’ la personalità giusta per tornare alla guida del teatro in questo particolare momento storico»

cileaRegione Calabria, Provincia e Comune di Reggio Calabria si apprestano a firmare un protocollo di collaborazione per l’attivazione e il rilancio delle attività culturali del teatro “Francesco Cilea”. Una questione di fondamentale importanza per la vita culturale cittadina, che passa anche dalla delicata scelta del direttore artistico.

«Considerato il momento particolare, amministrativo ed economico, che la città sta vivendo – si legge in una nota di Prima Persona Reggio Calabria – è necessario attingere alle personalità più prestigiose e di alto livello della nostra comunità, che hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia culturale di Reggio. Ecco il motivo per il quale affidare al maestro Nicola Sgrò la direzione artistica del teatro “Francesco Cilea” è la migliore soluzione possibile. Condividiamo pienamente – scrive il direttivo reggino di Prima Persona – l’orientamento delle altre associazioni cittadine che si sono espresse in merito. Nicola Sgrò, oltre ad essere un grande uomo di cultura, compositore, direttore d’orchestra, docente di alto profilo, ha ricoperto ruoli analoghi per importanti strutture artistiche della Penisola. Il suo immenso bagaglio d’esperienza nel settore – continua l’associazione reggina – potrà aiutare la nostra comunità a superare l’attuale situazione di stallo, così da restituire ai reggini un’offerta culturale all’altezza del prestigio e del lignaggio della nostra antichissima polis. Lo spirito di liberalità e il generoso e disinteressato amore per la cultura e per la Città rafforzano ulteriormente il convincimento che la scelta del Maestro Sgrò sia la più giusta. Il nostro auspicio – conclude Prima Persona Reggio Calabria – è che la decisione finale sul direttore artistico del Cilea tenga conto del reale spessore di questa figura, non rispondendo alle logiche dell’appartenenza o della moda del momento, ma privilegiando la competenza, il senso dell’identità territoriale e, soprattutto, i valori umani e professionali».

a.c./Labecom

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