“Tares: larghe intese per il bene della città”

Paolo Ferrara: Contrari alla “disobbedienza civile” di movimenti che incitano i cittadini ad azioni ribelli, senza alcuna proposta giuridicamente valida”

liberi_ricominciareCon lo slogan “la Tares non ha colore politico” il Movimento Liberi di Ricominciare nella scorsa settimana lanciava la grande “sfida” a tutte le realtà civiche e politiche, proponendo loro un incontro per attivare un costruttivo dialogo necessario a concretizzare – in perfetta armonia – le dovute azioni giuridico-amministrative per tentare di risolvere questa incresciosa situazione frutto di scellerate scelte della triade commissariale.

Contro ogni pronostico e, in particolar modo, contro tutti i negativi pareri degli “esperti” della politica che percepivano, sin da subito, il totale fallimento di questa ardua proposta, il Movimento Liberi di Ricominciare è riuscito nuovamente ad andare oltre ogni previsione.

Infatti domani (sabato 11c.m.) ore 10:30 presso la sede del Movimento sita in via argine destro Calopinace n.3 si terrà il primo incontro tra più forze civiche e politiche per sviluppare gli interventi indispensabili a tutelare e difendere l’intera città con valide soluzioni risolutorie a queste drastiche scelte dei Commissari che, in questi ultimi mesi, hanno tolto la tranquillità a gran parte della popolazione reggina.

Paolo Ferrara: “è con grande entusiasmo che annuncio per domani la storica convocazione di un impensabile incontro a “larghe intese” tra forze civiche e politiche che hanno davvero a cuore il bene della nostra città.

Il forte segnale di apertura dimostrato dai protagonisti di tutte queste “diverse” realtà evidenzia come il buon senso prevalga su qualsivoglia restrizione idealista.  I problemi non hanno colore politico, i problemi devono essere risolti.  Siamo invece totalmente contrari al costante invito alla “disobbedienza civile” da parte di alcuni movimenti che incitano i cittadini ad azioni ribelli, senza in alcun modo proporre alcuna tutela giuridicamente valida. Solo attraverso un’intesa comune sarà possibile provare a contrastare il sordo e arrogante atteggiamento col quale la Commissione Straordinaria ci ha privato di ogni forma di democrazia”.

Il Presidente

Paolo Ferrara

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