Dichiarazione a verbale del SUL sulla riunione con il Comune di Reggio Calabria

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La struttura provinciale del S.U.L. di Reggio Calabria ed i componenti delle R.S.U. ad esso aderenti in merito alla proposta di rinegoziazione dei Contratti Collettivi Decentrati Integrativi nel periodo 1999/2008 ed alla previsione di negoziazione del periodo 2010/2015 dichiarano di non accettare l’ipotesi avanzata dall’Amministrazione Comunale e discussa in più sedute per i seguenti motivi che chiedono siano inseriti a verbale della corrente seduta come dichiarazione:

  1. confermiamo il giudizio, più volte e pubblicamente espresso, di una operazione vessatoria nei confronti dei dipendenti comunali, in quanto indiscriminata e non rispondente alle normative contrattuali che hanno regolato, nel tempo, il rapporto di lavoro pubblico normato dal CCNL Autonomie Locali;

  2. rileviamo i ritardi nelle controdeduzioni inviate al MEF, la carenza di contestazione dei rilievi avanzati nella relazione ministeriale, la mancata richiesta di un parere dell’ARAN che sarebbe stato decisivo e calzante per le specifiche e riconosciute competenze dell’Ente menzionato, hanno indebolito la possibilità di modificare quanto riportato nella relazione amministrativo-contabile degli ispettori SIFIP.;

  3. sottolineiamo che alcune delle motivazioni che presiederebbero alla cosiddetta rinegoziazione (precisamente il dato che la PEO sarebbe stata riconosciuta ad un numero eccessivo di dipendenti), incredibilmente non hanno valenza per il regolamenti ed i bandi per le Alte Professionalità e le Posizioni Organizzative che prevedono che interi settori fruiscano dei benefici senza alcuna selezione di merito;

  4. la sequenza degli atti contrattuali dell’Amministrazione risulta contraddittoria, quando non provocatoria. Infatti, mentre si discute di trattenere ad una consistente parte dei dipendenti la somma di 1,5 milioni di euro, al contrario si destinano somme ingentissime pari a oltre 460.000 euro per anno (oltre all’indennità di risultato prevista e che farebbe ulteriormente lievitare la somma citata che è anche pensionabile) ad alte professionalità che coinvolgono solo pochissime decine di dipendenti e, certamente, non quelli meno retribuiti. Tutto ciò a fronte della dotazione organica comunale di 1.014 dipendenti;

  5. il meccanismo proposto prevede che i 357 lavoratori individuati nella detta azione di revisione, pur mantenendo la Progressione Orizzontale Economica acquisita, dovranno compensare annualmente il mantenimento del beneficio economico derivante dalla PEO, con i benefici economici accessori maturati fino alla concorrenza delle somme dovute. Detto recupero rientrerà nella disponibilità del fondo da destinare alle politiche di sviluppo del restante personale interno. Ciò significa che pagheranno solo alcuni dipendenti che avevano ottenuto PEO secondo criteri all’epoca vigenti e legittimi, ed oltretutto nessuna certezza ha l’Amministrazione in merito all’effettivo recupero delle somme in quanto il salario accessorio, notoriamente, non viene attribuito a molti dipendenti;

  6. in tutta la gestione della “questione PEO” l’Amministrazione non ha mai messo in questione le responsabilità evidenti, rilevanti e logiche delle Dirigenze e della stessa parte politica amministrante nelle varie annate prese in considerazione;

  7. chiediamo un accordo globale su tutte le partite contrattuali, normative e gestionali dell’Amministrazione reggina. Un eventuale accordo di rinegoziazione deve essere riscritto. Va preceduto da una richiesta di parere autentico all’ARAN; va operata una revisione profondissima che abbia le caratteristiche dell’equità e della solidarietà. Ed inoltre vanno sospese le operazioni riguardanti Alte Professionalità e Posizioni Organizzative. In questo senso le somme per le Alte Professionalità e le Posizioni Organizzative dovrebbero essere utilizzate per l’abbattimento dell’eccesso di finanziamento e dell’apposizione di somme eccedenti nei pregressi CCDI. Inoltre, va ripristinato il normale decorrere del salario agli LSU, va aperto il tavolo negoziale sulla stabilizzazione di questi lavoratori, va affrontato il problema del debito in relazione alla tassazione cui sono sottoposti i cittadini (vedi questione TARES ed acqua ad esempio).

  8. COMUNICATO STAMPA S.U.L. REGGIO CALABRIA

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