Reggio rivuole Reggio

REGGIO CALABRIA
REGGIO CALABRIA

di Giuseppe Dattola – Domenica sera in una rete televisiva nazionale è andato in onda uno speciale sui Bronzi di Riace, probabilmente l’opera d’arte più importante della città di Reggio Calabria, il fiore all’occhiello di un’area archeologica dove hanno vissuto e dominato varie civiltà nel corso della sua millenaria storia. Ed i Bronzi sono il retaggio principale dello splendido periodo della Magna Grecia, quando la Calabria era una grande provincia di un popolo che ha lasciato un’eredità importantissima all’evo moderno e le sue testimonianze sono presenti in ogni angolo della regione calabrese. Nel servizio di cui stiamo parlando, sono stati trattati vari temi che riguardano i Bronzi e la loro storia legata ovviamente alla città dello stretto; il senso del discorso che è emerso è che comunque sono due opere di Reggio Calabria e che i reggini vogliono difendere e tenersi stretto. Subito dopo la messa in onda del servizio, il moderno strumento dei social network ha fatto trasparire questo sentimento di appartenenza di una cittadinanza delusa e stanca dalle difficoltà degli ultimi due anni sia nella vita sociale che politica di una piazza che sa e che vuole riemergere. Nonostante un malcontento generale dovuto a vari fattori, il popolo di Reggio non vuole abbandonare la città dello stretto, ma anzi vuole riprendersela nel senso che c’è la voglia di farla tornare a splendere come dovrebbe e potrebbe e non stiamo parlando solo dell’esteriorità meravigliosa per la presenza  di scenari naturali che sono difficili da trovare e con un clima che non ha nulla da invidiare ai paradisi tropicali. I reggini rivogliono una città produttiva ed efficiente come è nelle sue possibilità e come è stato anche nel recente passato. E’ chiaro che non bastano le parole ma servono i fatti e servono uomini che sappiano rientusiasmare la gente con le opere concrete e non con le promesse ed i cittadini, dal canto loro, devono essere capaci di scegliere gli uomini giusti affidandosi a chi conosce i problemi. Uomini di valore come si pensa che lo fossero i due che hanno ispirato lo scultore che ha forgiato nel bronzo i famosissimi Bronzi, invidia dei più grandi musei e collezionisti d’arte del mondo. Ma Reggio ha difeso sempre questa sua scoperta grazie al lavoro da parte di tutta la cittadinanza e di chi ha gestito la politica cittadina. La città dello stretto vuole riacquistare credibilità; rivuole un capo vero e non dei burocratici statali e rivuole dignità perché i motivi per essere orgogliosi ci sono ma vanno coltivati con impegno e passione. La storia  ed il senso di appartenenza possono essere uno spunto per risollevare un luogo oggi afflitto ma che ha tutte le carte in regola per tornare a splendere.

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