Nel Centrafrica è pulizia etnica: l’urlo di Amnesty

Sembrerebbero aver raggiunto quota 200, gli omicidi di musulmani nella Repubblica Centrafricana, per mano delle milizie ‘anti-balaka’, anti-machete. Le milizie costituite dai cristiani con lo scopo di difendersi durante il colpo di stato ai danni del dittatore François Bozizè nel marzo 2013, e che si sarebbero trasformate oggi, in eserciti dell’orrore nei confronti della comunità musulmana del paese, vittima di omicidi, violenze ed abusi. Nel rapporto diffuso da Amnesty International vi sono numerose testimonianze dirette di attacchi, in particolare nelle città di Bouali Boyali, Boussembele, Bossemptele e Baoro. Comunicato questo, che non vuole essere di sola denuncia, ma anche un chiaro invito alla comunità internazionale, completamente disinteressata fino ad oggi, ad intervenire concretamente per fermare questa tragedia, che purtroppo, vede fra i protagonisti, ancora una volta, i bambini soldato.

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