di Carlo Viscardi – “Mi hanno invitato in una baita dove mangiavano della polenta e io sono andato a mangiare la polentina. Però io sono tranquillo: nove mesi passano presto; Sono calmo, sono sereno. Sono molto sereno. Non ho grossi problemi. Il pm ha chiesto nove mesi di reclusione perché io avrei rotto un sigillo ‘già portato via dal vento’, come scritto nella notifica. Era un sigillo che non c’era, un sigillo inconsapevole”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Grillo, tempo fa, in merito alla richiesta del PM di condanna di reclusione in carcere a 9 mesi. Ebbene siamo giunti alla sentenza, ed il giudice monocratico Elena Rocci di Torino, sentenzia quattro mesi di reclusione per Beppe grillo ed eleva altre 10 condanne. Sulle prime Grillo dichiara: “Oggi mi hanno condannato a 4 mesi in primo grado. Non mi arrendo. La vostra solidarietà è un grande aiuto.” E dal suo blog conclude : “C’è condanna e condanna: per me quei quattro mesi per la rottura “di quei sigilli violati dal vento” (come avrebbe cantato Modugno) sono una MEDAGLIA AL VALORE CIVILE.” Ora i suoi legali dichiarano : “Aspettiamo le motivazioni della sentenza e valuteremo se fare ricorso”, per Alberto Perino, leader dei No Tav, “una condanna così pesante, per un reato del genere, è un caso unico in Italia. Esemplifica bene il clima di caccia alle streghe che si è creato”. Ora staremo a vedere quali saranno le reazioni della politica e dell’opinione pubblica, che in questo periodo è distratta dalla crisi in “Crimea” e dal Governo Renzi, e come procederanno i Legali di Grillo ed il popolo M5S.
La legge è uguale per tutti
