RENZI SCALDA I MOTORI

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di Carlo Viscardi – Andiamo a testa bassa perché dobbiamo vincere le europee e in alcuni comuni è difficile. Dobbiamo essere il primo partito in Italia, il secondo nel Pse; Le riforme del Senato, del Titolo V e quella elettorale sono la risposta all’anti-politica. Non ci serviva certo il voto francese per capire la necessità di riforme; Il voto francese ci invita però a riflettere sul modello di Europa che vogliamo costruire. Se riusciamo a chiudere questo pacchetto di riforme – ha concluso – siamo più credibili anche per chiedere un’altra Europa.” Queste le dichiarazioni rilasciate da Renzi in vista delle prossime elezioni europee ed a cavallo della visita del presidente USA in Italia; visita che viene commentata così dal premier: “La visita di Obama è un appuntamento molto importante per nostro governo quel messaggio che ha caratterizzato la campagna di Obama, Yes we can, oggi vale anche per noi in Italia.”
Le varie argomentazioni fra i due capi di governo variano ma è da rilevare, da parte di Renzi, la richiesta di “aiuto” al presidente USA riguardo ai nostri Marò, ingiustamente detenuti in India ormai da due anni e dove le diverse iniziative dei due governi precedenti, iniziative blande e fatte come direbbero i nostri vecchi “alla Carlona”, non hanno portato ad un nulla di fatto.Obama-matteo-Renzi-300x177
Intanto ieri in senato il DDL sulle province incassa la fiducia, 160 i sì e 133 i no, e subito un tweet del premier dice : “Oggi giornata importante per le Province, C’è un drammatico scollamento tra politica e cittadini, è necessario dare un segnale chiaro, forte e netto.”
Renzi, ormai la cosa è palese, sta scaldando i motori per la corsa europea, vuole il suo PD primo partito e secondo nel PSE, ma si dovrà scontrare con tutte le promesse fatte, vedi i famosi 80€ in più al mese, e le varie riforme per ora solo accennate ed in fase di impostazione.
In più sembra che il commissario Cottarelli stia trovando più ostacoli del dovuto, con il suo piano di “Spending Review” trovando addirittura dei dubbi e perplessità dal Presidente della repubblica e Proprio ieri il COCER ha approvato una delibera all’unanimità per puntare il dito contro le decisioni che potrebbero essere prese nel comparto sicurezza.
E non dimentichiamo che alla lotta per le europee parteciperanno i vari partiti nati dallo scisma del PDL, quindi FI con Silvio Berlusconi ed il NCD di Angelino Alfano.
Vedremo se le parole e le promesse del premier rimarranno solo parole o riuscirà a farle divenire fatti.
Sta di fatto che la visita di Obama a Roma ha segnato un punto a favore del premier e del nostro paese, rilanciando le quotazioni italiane nel mondo.

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