Scilipoti presenta interrogazione sul Mercato Agroalimentare di Reggio Calabria

Riceviamo e Pubblichiamo:

La questione “Mercato” approda al Senato. Il Senatore Domenico Scilipoti ha presentato una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro delle infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, in merito alle vicende che hanno interessato il centro agroalimentare di Reggio Calabria.

Interrogazione a risposta scritta

SCILIPOTI – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Domenico Scilipoti

Premesso che:

  • in data 14.02.1996, nell’ambito della L. 246/89, in forza di convenzione Rep. n° 365, tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento delle Aree Urbane) e il Comune di Reggio Calabria, veniva finanziato l’intervento denominato “Progetto Integrato, Centro Alimentare, Trasporti Pubblici e Servizi Annessi” per un importo di circa 32 mioni di euro;
  • in data 05.09.1997 veniva disposta l’aggiudicazione dei lavori all’Impresa A.T.I. COSTRUZIONI GENERALI C.G.P. S.r.l. – CO.FOR S.r.l prevedendosi il completamento entro 720 gg scadenti il 18 gennaio 2000;
  • in data 29.02.2001 era stato accettato il subentro dell’ATI LAFATRE – COFOR nel rapporto contrattuale con la committente alle stesse condizioni del contratto repertorio n. 28135 del 23.01.1998;
  • in data 12.11 2010 con decreto sindacale del Comune di Reggio Calabria veniva disposta la rescissione contrattuale in danno dell’ATI LAFATRE – COFOR;
  • che in tale data le opere appaltate erano state parzialmente realizzate;
  • che in data 10 gennaio 2011 la Commissione ex art. 7 della L. 246/89 conveniva sulla opportunità e l’urgenza di portare a compimento i lavori del mercato ortofrutticolo secondo il progetto e che, con secessiva delibera del 1 aprile 2011, a seguito della proposta formulata dal Comune di Reggio Calabria, esprimenva parere favorevole al completamento dei lavori relativi al Mercato Agroalimentare e delle opere infrastrutturali minime necessarie per la funzionalità dello stesso;
  • in data 22 maggio 2012 l’Amministrazione Comunale espletava le procedure per l’avvio dei lavori di completamento del Centro agroalimentare che risultano ridimensionati rispetto a quelli previsti dal decreto sindacale dell’aprile 2011 allo scopo di accelerare la soluzione ed anche perché la esecuzione dei lavori doveva essere compatibile con l’attività mercatale che non poteva essere interrotta;
  • nell’anno 2010 l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria inseriva nel quadro definitivo degli interventi dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) con delibera della G.M. n. 265 dell’8 luglio 2010, l’intervento denominato “ Riqualificazione dell’area del Mercato generale di Via Aspromonte”;
  • nell’anno 2012, l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, con delibera della G.M. n. 10 del 29 ottobre approvava il Progetto definitivo esecutivo di riqualificazione dell’area del mercato generale di via Aspromonte sancendo, così, definitivamente il cambio di destinazione dell’area destinata nel 1952 alla realizzazione della struttura mercatale;
  • nel settembre 2013 l’Amministrazione Comunale notificava agli operatori mercatali, che si erano intanto trasferiti nella incompleta struttura di vaia Mortara, la revoca della assegnazione dei magazzini di via Aspromonte con determina n. 2157 del 13 settembre 2013;
  • nell’ottobre del 2013, a seguito delle procedure di appalto, consegnava la superficie dei mercati di via Aspromonte alla ditta aggiudicatrice che avvia i lavori;
  • nell’ottobre 2013 l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria notificava l’ordinanza di sgombero dei magazzini di via Mortara dove gli operatori si erano trasferiti nel novembre 2011;
  • il 14 marzo 2014 il Collaudatore Statico, incaricato dal RUP il 5 dicembre 2011, depositava il certificato di non collaudabilità dei diversi manufatti che compongono il mercato ortofrutticolo;
  • che, dopo alterne vicende giudiziarie, in data 27 marzo 2014 il Comando di Polizia Municipale intima agli operatori commerciali operanti in via Mortara di sgomberare la struttura entro cinque giorni dalla notifica del provvedimento;

Considerato che:

  • i provvedimenti di cui sopra equivalgono a decretare la soppressione del il servizio pubblico di vendita all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli che è stato istituito dalla stesso comune di Reggio Calabria nel 1952 data in cui ha costruito, per l’espletamento di tali attività, la struttura di via Aspromonte;
  • che sempre il Comune di Reggio Calabria ha approvato con delibera del Commissario prefettizio n.699 del 13 agosto 1959 il regolamento di gestione di tale Servizio;
  • che tutto ciò contrasta con gli orientamenti di tutte le amministrazioni Comunali che si sono succedute dal 1952 ad oggi e che, peraltro, hanno sempre assunto provvedimenti di sostegno a tale attività al punto da richiedere ed ottenere il finanziamento per realizzare, con i fondi della legge 246/89, un grande centro agroalimentare;
  • che il territorio della provincia di Reggio Calabria è stato individuato come ambito della istituenda Città Metriopolitana che, con le citate decisioni, verrebbe mutilato di una struttura portante su cui da anni gli stakeholders del settore lavorano per costruire strategie di sviluppo della filiera dell’agrolimentare;

Tanto premesso e considerato

L’interrogante chiede al Ministro in indirizzo di sapere:

quali determinazioni sono state o saranno assunte a seguito della non collaudabilità dei manufatti del centro agroalimentare di via Mortara di Reggio Calabria ovvero, se si ritiene di rifinanziare eventuali, possibili interventi di consolidamento statico e procedere successivamente al completamento della struttura, in linea con i deliberata della Commissione ex art. 7 della L. 246/89 del 10 gennaio e 1 aprile 2011, o se, invece, si dovrà procedere alla demolizione delle opere non collaudabili;

quali sono le ragioni per cui la rilevata non conformità alle prescrizioni di contratto ed ai valori caratteristici dei calcestruzzi per cemento armato posti a base dei calcoli di stabilità viene accertata a distanza di tredici anni dall’inzio dei lavori;

quali sono le ragioni, nonché le eventuali responsabilità, che hanno determinato un irragionevole ritardo nell’espletamento di lavori la cui esecuzione era prevista entro il 18 gennaio 2000;

quali sono le cause che hanno determinato il danno riconosciuto all’impresa appaltatrice ATI LAFATRE – COFOR di circa 24 milioni di euro;

quali attività difensive sono state predisposte per contrastare in sede di arbitrato le pretese della ditta appaltatrice;

quali determinazioni sono state assunte dal Funzionario Delegato deputato alla gestione della spesa del Decreto Reggio, in relazione al finanziamento del “Progetto Integrato”, dalla data di rescissione del contratto, 12 novembre 2010, sino ad oggi sia per il completamento dell’opera e sia per evitare lo stato di completo abbandono e degrado del cantiere.

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