Scopelliti a Matrix, la calma è la virtù dei forti

Scopelliti_Matrix - miniL’altra notte a Matrix, Giuseppe Scopelliti, rispondendo alle domande incalzanti del conduttore Luca Telese, ha dimostrato calma, lucidità, efficacia nelle risposte. Soprattutto ha dato prova di essere un uomo sereno, forte della convinzione di aver subito un’ingiusta condanna. Siamo comunque ancora al primo grado di giudizio per cui Scopelliti, ancora governatore, continua ad avere fiducia nella Magistratura. Sorprende, dobbiamo dirlo con estrema franchezza, l’atteggimento con il quale affronta questa sua emergenza politica: uno che si vede tarpare le ali all’improvviso e che tra poco dovrebbe scendere dal trono del potere potrebbe sentirsi crollare il mondo addoso. E invece Scopelliti è sempre qui, in trincea, a lottare per le sue idee e per la sua regione mentre c’è chi da una parte gli tira la giacca (“non dimetterti, andiamo avanti sino alla scadenza della legislatura, ci sono le europee”) e dall’altra chi fa azioni di sciacallaggio (“via subito”), protagonisti i partiti dell’opposizione, il fronte avversario che, con Scopelliti in campo, ha sempre incassato, sino alle ultime politiche, sonore sconfitte.  Le dimissioni, come promesso, arriveranno al momento opportuno. Probabilmente si voterà nel prossimo autunno, non nell’aprile 2015 e neanche a giugno 2014 come insiste il Pd di Magorno, al quale molto opportunamente il senatore Antonio Caridi ricorda che se il governo Renzi si regge in piedi lo deve ai senatori di Ncd e in particolare a quelli calabresi. Una candidatura di Scopelliti alle prossime europee? A Matrix, contrariamente a quando si legge da qualche parte, Scopelliti non ha escluso nulla. Ma, con alto senso di rensponsabilità, ha in sostanza detto: “Con Alfano non abbiamo parlato di questo, lo faremo nelle prossime settimane. Al momento, dopo questa condanna, non ho l’animo di tuffarmi in una campagna elettorale”. Discorso chiaro, non politichese. Tradotto: oggi non è l’occasione giusta per affrontare certi argomenti, fra qualche settimana si vedrà. Stessa discorso per le sue dimissioni da governatore. Le ha annunciate e le presenterà, ma in questa fase occorre senso di responsabilità da parte di tutti, maggioranza e opposizione, considerando che il Consiglio regionale dovrebbe approvare alcuni leggi importanti: statuto (già licenziato in prima lettura), legge elettorale, assestamento del bilancio. Prima di rendere ancora più impervio il percorso istituzionale della Regione con decisioni affrettate e dettate da egoismi dei partiti, è importante valutare tutti gli aspetti del problema. Una cosa è certa: Matrix e gli incontri romani di questi giorni hanno restituito all’opinione pubblica italiana un Giuseppe Scopelliti, trasparente e coraggioso, deputato a mantenere le leader ship del Centrodestra in Calabria perché sono queste le situazioni nelle quali si può apprezzare la personalità di un politico. Per intenderci un politico con le palle, in grado di mantenere i nervi saldi, più che mai a testa alta.  In coincidenza con questa prova di maturità di Scopelliti è esploso il nuovo caso di nervosismo del consigliere regionale dell Pd, il renziano Demetrio Naccari Carlizzi, intercettato mentre censura con linguaggo poco raccomandabile il giornalista del “Quotidiano” Michele Inserra, reo di aver pubblicato l’informativa sull’indagine riguardante il concorso che ha permesso alla moglie dell’ex assessore regionale di essere assunta nella divisione di dermatologia degli Ospedali Riuniti. Ovviamente a Inserra sono giunti attestati di solidarietà da tutte le parti mentre Naccari ha perso un’altra buona occasione per evitare di finire nel tritacarne mediatico. E per giunta da parte di un giornale che lui stesso ha sempre vantato pubblicamente sino a qualche anno addietro per obiettività, soprattutto quando attaccava Scopelliti e il Centrodestra. Certo tutti hanno il diritto di difendersi. Se Naccari Carlizzi è convinto che Inserra lo abbia diffamato ha una strada legittima per tutelare la sua immagine: è la strada della carta bollata, delle querele cioé, che l’avvocato Naccari d’altro canto conosce bene, è la strada, come cantava il reuccio Claudio Villa, che per lui “era un dì dell’allegria”…

FRECCIA DEL SUD

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.