Solo parole?

Italy's PM Renzi talks with Finance Minister Padoan during a confidence vote at the Senate in Rome

di Carlo Viscardi – Dopo l’approvazione del DEF, Renzi non perde l’occasione di rilanciare le sue linee guida. Al Vinitaly in merito ai sacrifici dichiara : “Chiediamo dei sacrifici ai manager pubblici, alle banche, che hanno usufruito di un’importante operazione come quella di Bankitalia. Chiediamo dunque dei sacrifici a chi in questi anni ha ottenuto maggiori attenzioni. Questo è lo scenario nel quale ci muoviamo” Renzi continua ad escludere una manovra correttiva, infatti afferma: “Escludo una manovra correttiva nel modo più categorico. A chi sostiene che i numeri sono sovrastimati dico esattamente il contrario: abbiamo tenuto bassa la previsione per serietà. Non mi aspetto brutte sorprese durante l’anno ma positive”. Intanto viene reso noto che il tanto reclamato ITALICUM verrà approvato entro settembre 2014, e l’altrettanto famigerata riforma del senato entro la fine del 2015… Diciamo che dalla tabella di marcia, rilanciata dal premier che prometteva una riforma al mese siamo ora, sempre dalle indiscrezioni di palazzo, a forse una riforma entro fine anno e l’altra fra quasi due… FI non molla la presa e il Cav. Rilancia : “È il Pd che manda la palla in tribuna perché è diviso, non noi” e chiede che se non si approva prima, almeno se ne discuta contestualmente al progetto del nuovo palazzo Madama. In commissione Affari Costituzionali del Senato FI chiede che la legge elettorale entri nella più ampia discussione della riforma del Senato, in quota di disegno di legge di minoranza. Nel DEF spiega il premier, sono rappresentate le linee guida di questo governo, ma FI tramite il portavoce Brunetta fa notare che di testi definitivi del DEF non se ne trovano, e non si riesce a capire se per i famosi 80€ in busta paga, ci siano le coperture e se siano strutturali o una tantum. Prossimamente con la presentazione del testo definitivo del DEF si scopriranno tutti i pro ed i contro e scopriremo se tutte le “promesse” e le “uscite” erano solo “parole al vento” oppure veri e propri impegni

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