Tilde Minasi dopo la decisione di non spostare l’Agenzia Beni Confiscati da Reggio

Clotilde MinasiDopo l’appello di Giuseppe Scopelliti con il quale si sottolineava, alla luce del paventato spostamento da Reggio Calabria dell’Agenzia dei beni confiscati, la centralità della presenza sulle rive dello Stretto di un Ente strategico, non possiamo che trovarci pienamente d’accordo con quanto affermato dal ministro dell’Interno.  Angelino Alfano, infatti, ha manifestato chiaramente le proprie intenzioni, evidenziando come sia fondamentale mantenere in città l’Agenzia, organismo che vide collocazione a Reggio proprio quando egli era ministro alla Giustizia, ravvedendo in quella decisione la necessità di un’ulteriore, nonché prestigioso, presidio di legalità nel nostro territorio. Il pensiero di far traslocare l’Agenzia nella capitale, secondo quanto annunciato dal viceministro Bubbico, rappresenterebbe un segnale esattamente opposto a quello che il Governo del tempo veicolò quando si volle individuare nella nostra città la sua sede principale: un messaggio che certamente non si sposa con quanto  annunciato recentemente nel corso delle riunioni della Commissione Antimafia tenutesi a Reggio, e cioè la realizzazione di un percorso ancor più incisivo affinché si percepisca in maniera significativa la presenza dello Stato nella lotta alla ‘ndrangheta ed alle altre forme di criminalità organizzata. Siamo certi che il ministro Alfano, come d’altronde ha già dichiarato, non farà mancare il suo sostegno a quest’importante causa e saprà difendere Reggio nelle sedi opportune contro un’ingiustificato ed inopportuno “cambio di residenza” dell’Agenzia da lui stesso definita, non a caso, “un simbolo”.

Tilde Minasi

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