Boko Haram e Ansaru: le minacce alla stabilità della Nigeria

Il sequestro di circa 276 adolescenti (tra i 16 e i 18 anni) ha riportato la Nigeria al centro dell’attenzione mondiale. Le ragazze sono state costrette a convertirsi all’Islam e a sposare i terroristi di Boko Haram (“l’educazione occidentale è peccato” in lingua hausa). A questo grave episodio è dedicata l’ultima analisi di Marco Di Liddo pubblicata dal Ce.S.I. (Centro Studi Internazionali) Boko Haram e Ansaru: le minacce alla stabilità della Nigeria. Il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, ha proposto uno scambio tra le ragazze e alcuni detenuti per terrorismo. Già la trattativa è un implicito riconoscimento a Boko Haram come interlocutore politico. Ma anche l’opzione militare – i governi inglese, statunitense, francese e israeliano hanno offerto supporto tattico, logistico e addestrativo a quello nigeriano – non è praticabile. Il sequestro è solo l’ultimo atto terroristico compiuto da Boko Haram che ha ucciso sino a oggi più di 13.000 persone. Il gruppo, nato per emancipare l’etnia Kanuri di religione musulmana si è poi collegato con le reti jihadiste globali. In seguito ha anche subito una scissione con la nascita Ansaru (Jamatu Ansaril Muslimana fi Biladis Sudan Avanguardia per la Protezione dei Musulmani nelle Terre Nere). La nuova formazione, che guarda oltre l’etnia Kanuri, mira a un teatro operativo più ampio non circoscritto solo alla Nigeria. Di Liddio evidenzia che entrambe costituiscono una seria minaccia per sicurezza dell’Occidente essendo coinvolte in una serie di traffici illeciti (droga, armi ed esseri umani) con destinazione Europa. Inoltre, sono state segnalate cellule anche a Lagos e Port Harcourt. Pure l’ Italia è stata colpita dal terrorismo di Boko Haram con l’assassinio di due ingegneri: Franco Lamolinara e Alessandro Trevisan. Per Di Liddio l’opzione militare non è sufficiente: è necessario un’azione politica per far fronte alle tante lacune dello stato, all’estrema povertà e all’atteggiamento predatorio e autoreferenziale delle classi dirigenti nigeriani. Altrimenti, il rischio è la nascita di una vasta area instabile: dal Sahel al lago Ciad sino all’ Africa Centrale e Orientale.

Tonino Nocera

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