Reggio Calabria capitale della chimica italiana

Al via, in consiglio regionale, la tre giorni del XVI congresso nazionale dei chimici.  Inaugurata anche una mostra dedicata al calabrese Raffaele Piria nel bicentenario della nascita

tavolo“Vecchie eccellenze e nuove frontiere della chimica italiana a due secoli dalla nascita di Raffalele Piria” è il titolo del congresso del Consiglio nazionale dei Chimici che ha preso il via a Reggio. Nella sede del consiglio regionale della Calabria sono confluiti professionisti del settore provenienti da tutta Italia nel segno della memoria del padre della chimica italiana, nato a Scilla nel 1814. Proprio a palazzo Campanella, nella sala Monteleone che ospita il congresso, è stata inaugurata la mostra “Raffaele Piria: la sua vita e la sua chimica” a cura di Francesco Cardone. In sinergia con Poste Italiane e con l’associazione Anassilaos, è stato presentato anche l’annullo filatelico dedicato allo scienziato calabrese. “È stata una grande sfida – ha sottolineato in apertura dei lavori il presidente dell’Ordine dei chimici della Calabria, Saverio Festa – quella di organizzare un congresso nazionale in una città periferica come Reggio Calabria. Il nostro obiettivo è comunicare l’idea di una chimica diversa da quella percepita dall’opinione pubblica solo come fonte di inquinamento”. La centralità delle materie scientifiche nella formazione dei giovani è stata sottolineata dal segretario questore del Consiglio Regionale della Calabria Giovanni Nucera, mentre sui dati incoraggianti dell’export del comparto chimico nella provincia reggina si è soffermato il presidente regionale di Unioncamere, Lucio Dattola. La divulgazione corretta dei temi pubblicolegati alla chimica e l’importanza della formazione per sollecitare anche fruttuose collaborazioni internazionali è stata al centro dei saluti di Raffaele Riccio, presidente della Società Chimica Italiana. Affermazioni di auspicio alle quali fanno eco anche il presidente del consorzio del bergamotto, Ezio Pizzi, che individua in una chimica accreditata e qualificata lo strumento per fare squadra attorno al potenziale presente in Calabria, e il presidente della Provincia Giuseppe Raffa che invita a valorizzare, anche in questo delicato comparto, le tante intelligenze e le materie prime di cui il nostro territorio è ricco. Il cuore della sessione di apertura del congresso è stato rappresentato dalla lectio magistralis del professore emerito dell’Università Mediterranea Rosario Pietropaolo sulla eminente figura di Raffaele Piria, “sommo chimico ed ardente patriota capace di unire nord e sud dell’Italia appena unita, di brillare a Torino e Pisa come anche nello scenario internazionale. Emblema fulgido della chimica capace di contribuire al progresso sociale e scientifico dell’umanità”. La prima sessione di lavori, moderata dal direttore di Labecom Giampaolo Latella, è stata dedicata al ruolo della chimica per il rilancio dell’economia. Per il presidente del Consiglio nazionale dei chimici, Armando Zingales, “è necessario avere il coraggio di cambiare per valorizzare il fondamentale ruolo dell’etica edella responsabilità sociale anche in questa professione. Dobbiamo rivalutare ogni ambito utile all’applicazione della chimica che spazia dall’agricoltura alla cosmetica”. La chimica rappresenta un settore strategico dell’economia ma deve vincere la sfida della competitività per la quale sono già in atto rilevanti investimenti regione. “In Calabria sono stati individuati tre distretti di alta tecnologia di nuova creazione – ha spiegato l’economista Massimiliano Ferrara – di cui uno agroalimentare a Lamezia Terme, uno biotecnologic a Catanzaro e uno dedicato alle energie rinnovabili tra Reggio e Crotone”. Premiate infine le tre scuole vincitrici del concorso nazionale “Chimica 2.0 – catalizziamo la crescita”: l’Iti “Cannizzaro” di Catania, il liceo scientifico “Gallipoli” di Lecce e, al primo posto, il liceo scientifico classico “Torricelli” di Somma Vesuviana (Napoli).

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