Rosy Bindi non ne azzecca mai una

Ieri Rosy Bindi è tornata a Reggio Calabria, per  intervenire alla tavola rotonda dal tema “Il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione tra presente e futuro”, organizzato dalle Università “Mediterranea” e “Dante Alighieri” di Reggio Calabria nell’ambito del master universitario per amministratori dei beni confiscati.

All’evento sono intervenuti anche: Il Capo della Polizia Alessandro Pansa, il direttore nazionale della Dia Arturo De Felice, il procuratore di Reggio Cafiero de Raho e l’aggiunto Nicola Gratteri. Come sempre, sin da quando fu candidata dal PD in città,  la sua presenza fa scaturire numerose polemiche.

La presidente della commissione parlamentare antimafia nonché esponente di spicco della frangia “vecchia” del Partito Democratico (quella che faceva capo a Bersani)  è tornata a proporre un “chiodo fisso” per alcuni esponenti del suo partito,  spostare l’Agenzia dei Beni Confiscati dalla nostra città in favore di Roma.

Nonostante  Bubbico avesse provato a lanciare questa la proposta circa un mese fa, venendo subito sonoramente bocciato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, “E’ un simbolo, un presidio di legalità nella città maggiormente afflitta dalla piaga della ‘Ndrangheta“, queste le parole del leader NCD per far comprendere l’importanza di quell’ufficio proprio a Reggio Calabria; ieri la Bindi ha ripreso l’argomento chiedendo che la sede principale dell’Agenzia dei Beni Confiscati alla mafia venga posta presso la sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma, e che a Reggio rimanga soltanto un ufficio periferico (quasi una mera rappresentanza).

Pare che la Presidente della commissione antimafia abbia dichiarato ” la testa dell’Agenzia dei beni confiscati dev’essere a Palazzo Chigi perché solo da lì può interagire con tutti i vari ministeri che si rendono necessari per amministrare tutta la mole di attività che vengono sottratte alla criminalità organizzata”.

In pratica nell’era del web 2.0 in cui si spediscono fascicoli di centinaia di pagine con un click anche tramite la posta certificata, la Bindi ci  racconta che per interagire con gli altri ministeri occorre spostare un’intera struttura. Non si capisce l’accanimento su questa posizione dato che  anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio (PD) avrebbe assicurato che non esiste un buon motivo per spostare l’ufficio.  Rosy Bindi si contrappone quindi nei fatti alle scelte operate  dal governo Renzi,  creando non pochi imbarazzi ai piani alti del PD. Occorrerebbe domandarsi cosa ci possa essere dietro questa richiesta.

Che sia iniziata la solita guerra interna nel PD?! Ma le “buone proposte” della Presidente della commissione Antimafia non finiscono qui,  forse valutando diversamente i danni provocati dalle esperienze commissariali ovunque siano state imposte, Rosy Bindi auspica che  venga nominato al più presto un commissario anche per l’Agenzia dato che è da Marzo senza un direttore e che si proceda anche a discutere sulla riforma della stessa prima di assegnarle un direttore.

Fabrizio Pace

 

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.