Nei prossimi giorni sono previsti aumenti della benzina di circa 1,5 cent al litro. Le violenze in Iraq e l’alta domanda potrebbero far lievitare nuovamente il prezzo del barile. Lo sostiene l’Agenzia internazionale per l’energia: l’offensiva jihadista in corso in Iraq non dovrebbe compromettere, almeno nell’immediato, la produzione petrolifera del paese. Nonostante ciò, il prezzo dell’oro nero potrebbe tornare a crescere, anche a causa di una domanda mondiale che ha raggiunto livelli record nel 2014. Nel suo rapporto mensile, l’organizzazione sottolinea che: “Per quanto inquietanti siano i recenti avvenimenti, non riusciranno ad imporre rischi sulla produzione petrolifera irachena a breve raggio, a condizione che il conflitto non si diffonda”. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” tutto è pronto per le vacanze ma sul versante della benzina ci si potrebbe imbattere in una nuova ondata di aumenti, rendendo le partenze per le ferie più attese dell’anno maggiormente salate per chi si sposta sulle strade e austostrade della penisola a meno di drastiche variazioni in più o in meno delle quotazioni internazionali.
c.s. – Sportello dei Diritti – Giovanni D’Agata