Davano in prestito denaro ad imprenditori in grandi difficoltà economiche e, al momento dell’erogazione, si facevano firmare assegni post-datati la cui cifra includeva oltre al denaro concesso, gli interessi di restituzione. E’ proprio da questi assegni che sono partite le indagini della Procura della Repubblica di Palmi, grazie anche alla collaborazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, durate poco più di due anni. A seguito della denuncia del furto di alcuni di essi che risultavano peraltro negoziati dallo stesso individuo, le indagini hanno portato all’arresto di 9 persone con l’accusa di aver messo in piedi un traffico di usura con interessi che oscillavano dal cento per cento al mille per cento. Gli imprenditori in difficoltà erano quindi costretti ad elargire notevoli somme di denaro agli strozzini, che se non ottenute entro le scadenze pattuite crescevano ulteriormente attraverso la sottoscrizione di titoli dall’ importo ancora maggiore, fino ad arrivare a sottrarre le aziende ai leggittimi proprietari. Otto le persone in carcere ed una ai domiciliari, questi i provvedimenti emessi dal Gip di Palmi, già noti peraltro alle Forze dell’Ordine.
Giro di usura nella Piana di Gioia Tauro, 9 arresti
