di Giuseppe Dattola – Alla fine la fumata bianca è arrivata: Gianni Benedetto è il nuovo allenatore della Viola. Dopo un lungo inseguirsi, l’ex coach di Matera firma per la società nel quale si è formato come allenatore sotto la sapiente guida di Charlie Recalcati. L’uomo che ha vinto lo scudetto in tre diverse città italiane aveva subito intuito le doti di questo ragazzo che univa passione e competenza ed, infatti, una volta che ha deciso di camminare da solo, sono arrivati dei grandi risultati. Promozioni con Latina e Trapani nella vecchia Legadue, una stagione alla guida della Nuova Jolly Reggio Calabria dove ha capito per primo che Marco Laganà sarebbe diventato un giocatore da nazionale. Infine, i due anni con Matera dopo ha sfiorato la promozione in Gold, mentre questa stagione è stata al di sotto delle attese anche perché la società lucana ha dovuto affrontare una serie di problemi interni. Ed ecco dunque che Gianni rescinde ed è libero sul mercato; la Viola , intanto, decide di separarsi con Ponticiello dopo un anno e mezzo di grandi risultati e cerca una nuova guida. Arriva Giusva Branca come nuovo presidente ed il suo intento è quello di guardare al futuro facendo capire cosa è stata la Viola nel passato con una serie di iniziative. Sicuramente, il nuovo presidente può raggiungere la meta affidandosi ad un uomo molto stimato a Reggio Calabria perché tutto il popolo neroarancio conosce le sue doti ed ha sperato che questa trattativa andasse a buon fine. Adesso si cercherà di costruire un roster competitivo mantenendo ferma l’intenzione di lanciare giovani prospetti e Benedetto, in questo senso, è una garanzia perché, come detto, sa come allevare e svezzare le nuove leve. La Viola riparte da lui e da ragazzi già in roster come Loupusr e Spera ai quali verranno aggiunti altri giocatori che vogliono emergere. Benedetto si metterà subito al lavoro con la dirigenza cercando di trovare gli uomini giusti al più presto in modo tale da cominciare il raduno ad Agosto con la squadra al completo. Benedetto e la Viola dunque, un binomio che si ricompone con grande soddisfazione da parte di tutte le parti in causa con una tifoseria che sa che, quando Gianni si mette in gioco, non lo fa soltanto per partecipare ma per raggiungere obiettivi.
