Pescatori dispersi nel catanzarese, è ancora mistero

Guardia costiera8:30 – Renderebbe ancora più debole la speranza di ritrovare i tre pescatori scomparsi in mare, nella mattina di domenica scorsa, il maltempo che si è abbattuto questa notte sulle coste del litorale ionico calabrese. Le ricerche sono andate avanti senza sosta nel Golfo di Squillace, ma nonostante l’impiego di mezzi di pattuglia navali e aerei, di loro non vi sarebbe traccia, neppure della piccola imbarcazione con la quale si sono allontanati. Oltre la preoccupazione del maltempo e delle forti correnti a cui il mare della zona è costretto, destano timore le condizioni di salute dei tre uomini, dal momento che due – in quanto diabetici – avrebbero dovuto assumere insulina durante questo arco di tempo. Le operazioni di ricerca non si arrestano ma proseguono, coordinate dalla Direzione marittima regionale di Reggio Calabria. Inoltre, sono in corso le indagini sulle celle telefoniche per cercare di individuare il luogo dove almeno uno dei tre telefonini in possesso dei pescatori, si possa essere agganciato. Indagini che, ironia del destino, non hanno portato a nulla se non ad un buco nell’acqua.
Francesco Rania, 69 anni, operaio in pensione di Simeri Crichi; Angelo Tavano,72 anni, imprenditore di Catanzaro; Giuseppe Parro’, 52 anni, cuoco di Simeri Crichi, secondo le testimonianze di amici e parenti, non sono esperti nell’ambito navale e nemmeno abili nel nuotare, lasciando considerare quanto sia stata un vero azzardo l’uscita in barca, una tre metri e con motore di 4 cavalli e mezzo. Dotazione di sicurezza: nessuna. Dal momento in cui sono stati allertati i soccorsi e intervenuti su tutta la zona non sarebbe passato molto tempo, quasi impossibile non aver trovato neppure un oggetto in mare che risalisse ai tre dispersi. Un mistero che lascia le famiglie nello sconforto totale.

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About the Author: Ilenia Borgia