Calabria, sanità: nomina del Commissario ad acta nuovamente rinviata

sanitàIn un recente articolo abbiamo sottolineato come Reggio Calabria, ma, potremmo ben dire, l’intera Calabria, abbiano risorse e potenzialità sufficienti non solo a far fronte a qualsivoglia emergenza ma ovviamente anche a programmare lo sviluppo razionale ed intelligente della nostra realtà regionale, oltre che cittadina. Tuttavia, se dovessimo lasciare l’iniziativa alla politica rischieremmo di fare un enorme buco nell’acqua. L’inaffidabilità e l’inconcludenza della classe politica e dirigente italiana non stupisce più nessuno, neppure quando si parla di questioni importanti, come la sanità. Pertanto, il rischio concreto di aggravare una situazione già di per se difficile, come quella della sanità calabrese, purtroppo, non è un’ipotesi lontana. Il Consiglio dei Ministri, infatti, comunicando l’ennesima notizia negativa, nonostante la convocazione di ieri, ha nuovamente rinviato la nomina del Commissario ad acta. Questo rinvio pesa come un macigno su una faccenda già precaria e che necessità di parecchie risposte e soluzioni in ordine a questioni di varia natura. Il Governo, quindi, prende ancora del tempo e lo fa sulla pelle dei calabresi. Una spiegazione razionale non sembra esserci, probabilmente ve n’è una politica. La regione, infatti, fa pressioni perché sia nominato un tecnico, mentre il Governo sembra voler optare per una nomina di carattere politico, manifestando un’incertezza non solo intollerabile ma anche pericolosa perché più il tempo trascorre maggiore sarà il rischio di vanificare o, comunque, mortificare quanto è stato fatto sino ad oggi dall’ultima giunta grazie al piano di rientro che ha comportato, si, sacrifici rilevanti, ma che ha anche consentito di dare una soluzione alla complessa situazione finanziaria della sanità calabrese. Non vorremmo che dietro il rinvio si nasconda un progetto ben diverso da quello di offrire una risposta concreta a problemi importanti; un progetto, cioè, diretto ad offrire una “base” politica ad una futura amministrazione differente da quella appena trascorsa che, tra problemi e difficoltà, ha senza dubbio invertito la rotta rispetto alla gestione ancora precedente. Non ci sarebbe da stupirsi.

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About the Author: Luigi Iacopino