Università, tra iscrizioni in calo e difficoltà tecnologiche

fuga-di-cervelli-università-italia-estero-image16:30 – Fine agosto e scadenze per lo studente che si appresta ad iscriversi al mondo universitario. Purtroppo, però, secondo il Cineca, il consorzio di università italiane che detiene la contabilità degli studenti, quest’anno viene registrato un ulteriore calo dei ragazzi che si iscrivono all’università. Dati che riportano come negli ultimi tre anni siano l’11% in meno i laureati italiani rispetto le alte cifre europee del numero di 30/34enni con la laurea in mano. Ipotesi sul calo delle iscrizioni vedono come causa maggiore la forte crisi economica che veicolerebbe i ragazzi ad intraprendere la strada del lavoro subito dopo il diploma di maturità, di modo da battere la concorrenza con il requisito della giovane età e dell’esperienza maturata negli anni corrispondenti a quelli di studio dello studente. D’altra parte, a tenere a debita distanza i ragazzi dagli atenei sarebbero le alte tasse universitarie che risultano essere insostenibili anche per coloro i quali beneficiano di un reddito medio. In realtà le spese che le famiglie si ritrovano ad affrontare sono davvero molteplici: si pensi allo studente fuori sede che – seppur agevolato dalla detrazione delle spese universitarie – si ritrova a fare i conti con gli affitti (sempre più in aumento), le spese alimentari (quando perfino la mensa non aiuta), e soprattutto le cifre stellari dei libri e del materiale didattico necessario per la preparazione dei singoli esami. Una spesa enorme per un grande investimento se alla conclusione del percorso universitario ci fosse il posto di lavoro sicuro, ma in effetti, demoralizzati dalla situazione italiana del lavoro, gli studenti preferiscono non perdere tempo e denaro come i coetanei dalla pergamena appesa al muro, cimentandosi nei lavori più richiesti e più redditizi. Estetista, parrucchiere, ma anche muratore, idraulico ed elettricista sono i mestieri preferiti agli atenei. Un altro problema riscontrato sarebbe quello della mancata mediazione tra l’università e le aziende, o meglio, solo una parte delle facoltà in corso promettono un rapporto diretto con le piccole attività imprenditoriali. Ciò scoraggia i giovani a voler affrontare un percorso accademico piuttosto che un altro. Nonostante questo calo di iscrizioni, sono comunque molti i ragazzi che in tutta la Calabria stanno ultimando le domande di ammissione sui siti dei vari atenei calabresi. Perché ormai tutte le procedure vengono svolte on-line. Un aspetto comodo se pensiamo alle innumerevoli file alle segreterie che un tempo costringevano studenti e genitori ad attese estenuanti, ma l’imprevisto è dietro l’angolo. Un grande numero di utenze al minuto è sufficiente per mandare in tilt anche il più sofisticato dei siti internet e dunque ci si ritrova ad una spiacevole e nuova situazione: scadenze con giorni e orari stabiliti al quale al computer poco importa se la rete è intasata, mandando a monte così le speranze dei giovani che per colpa di un click restano fuori dall’elenco ammessi.

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About the Author: Ilenia Borgia