Cocaina nascosta nel parquet. Traffico tra Sud America e Locride

droga15:15 – Se ne sono viste molte di soluzioni assurde per il trasporto illecito di cocaina: ovuli all’interno dello stomaco dei vari spacciatori di turno, bustine nascoste all’interno delle strutture di passeggini per bebè, perfino, ben celate nei rivestimenti di casse funebri. A far la differenza, questa volta, “un viaggio inaspettato” (e non si tratta del titolo di un film) della cocaina all’interno delle assi in legno per parquet. La notizia viene diramata, come è possibile apprendere da La Stampa, a seguito di alcune operazioni dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria. Il transito si consumava dalla Bolivia alla Calabria, passando da Santhià. In due specifiche azioni del Comando, sono stati sequestrati più di 400 chili di cocaina, interessando sette persone, accusate poi di traffico internazionale. L’aspetto che denota una particolare menzione sarebbe il coinvolgimento di una ditta di parquet il cui imprenditore sarebbe stato indicato come organizzatore diretto del traffico: la mente ed il braccio dell’intera faccenda. Un 47enne santhiatese con relazioni solide con il boss di una cosca operante nella zona di Gioiosa. Quest’ultimo, finanziatore d’eccellenza in grado di poter permettere l’arrivo di importanti quantitativi di stupefacenti dal Sud America. Una “crociera” che toccava diversi paesi tra cui Olanda e Romania, tutte location che hanno visto passare indisturbati gli assi di legno con all’interno la droga. Un transito normalissimo nel mondo del mercato d’arredamento, ma che – in realtà – valeva molto di più di semplici blocchi di legno trattato. Un affare che ha visto la sua fine con il sequestro del materiale, l’arresto e la perquisizione dei diretti interessati.

 

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About the Author: Ilenia Borgia