Ray Allen è senza dubbio uno dei giocatori più ammirati ed amati dai fan NBA, ed uno dei più stimati dagli addetti ai lavori della lega americana. Il suo zelo, la meticolosità nella preparazione alle partite e la serietà con la quale affronta le stagioni NBA nonostante le molte primavere sulle spalle, sono spesso da esempio per le nuove leve che si affacciano ai primi rudimenti NBA. Proprio per questo motivo le squadre che riescono mettergli una casacca addosso hanno sempre ottime chance di vittoria finale: è stato così per Boston prima ed è stato così per Miami poi. In questo momento però, il giocatore non ha ancora preso la propria decisione per quanto riguarda il suo futuro: Il più classico del “resto o non resto”, sta condizionando questo suo ultimo periodo esistenziale. Potrebbe ritirarsi con due titoli vinti all’attivo (e chiudere la carriera come miglior tiratore da tre punti della storia NBA), o potrebbe decidere di provarci un altra stagione, andando all’assalto di quell’anello che se conquistato porterebbe a tre il computo finale. Una delle squadre che ha fatto molta pressione durante la off-season per procurarsi i suoi servigi erano i Los Angeles Clippers, visto che l’allenatore Doc Rivers è lo stesso che allenava Boston del primo anello in carriera di Ray Allen, datato 2008. Doc Rivers però (in doppia veste di presidente/allenatore dei Clippers) ha fatto marcia indietro dopo che ha svolto i primi allenamento con la squadra di L.A.: “Ray Allen non è più un giocatore nel mirino dei Clippers, sono molto contento della combinazione di guardie presenti all’interno del roster quindi non ho motivo di cercarlo nella Free Agency.” ammette Rivers ai microfoni angeleni. Poco male per il tiratore da Mercer, a cui rimangono comunque le offerte dei Cavaliers e degli Spurs, pronti ad aggiungerlo nel proprio roster per puntare alla vittoria finale.
Raffaele Camerini
