Chiappalone, sindaco di Sinopoli denuncia la situazione della caserma dei Carabinieri

foto carabinieriIl Consiglio Comunale di Sinopoli, nel corso dell’ultima seduta, ha affrontato la questione della mancata riapertura della caserma della Stazione dei Carabinieri dopo la chiusura avvenuta nel mese di marzo del 2012 per l’inagibilità dei locali che la ospitavano. Il tema rappresenta una questione centrale nell’azione di governo dell’Ente tanto che il Consiglio Comunale ha inteso dare mandato al Sindaco affinché vengano adottate tutte le iniziative utili per riportare la sede della Stazione dei Carabinieri all’interno del territorio comunale, quale presidio di legalità e di sicurezza e quale segnale alla comunità della presenza costruttiva e fattiva dello Stato. La scelta del Consiglio Comunale è particolarmente significativa: dopo aver ricostruito le tappe della vicenda, l’Assemblea, all’unanimità, ha deliberato di rinunciare alla realizzazione di alcuni interventi di manutenzione straordinaria sul territorio comunale e di destinare le risorse economiche dell’Ente agli interventi necessari per la ristrutturazione e l’adeguamento a caserma dell’ex carcere mandamentale affinché la stessa struttura possa essere adibita a sede della Stazione dei Carabinieri di Sinopoli. Dopo la chiusura avvenuta nel mese di marzo 2012, la Stazione dei Carabinieri di Sinopoli è ospitata, infatti, nella sede della Stazione dei Carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Prima della dichiarazione di inagibilità e della conseguente chiusura, il Comune, d’intesa con il Comando Provinciale dei Carabinieri, si era già attivato per individuare un immobile privato che, dopo una ristrutturazione, avrebbe potuto ospitare la sede della Stazione; l’impossibilità, però, di ottenere dallo Stato un contratto di locazione di lungo periodo, aveva reso vana la disponibilità offerta da un cittadino di Sinopoli. La questione, dopo la chiusura, è stata oggetto immediatamente di una serie di riunioni tenute sia in Prefettura che presso la Provincia di Reggio Calabria (Ente proprietario dell’immobile vetusto che ospitava la caserma) ed il Presidente della Provincia, aderendo alla richiesta del Sindaco, ha comunicato formalmente, alla fine del marzo 2012, la volontà di ristrutturare l’immobile già destinato alla Stazione dei Carabinieri di Sinopoli con lo stanziamento di una somma di € 300.000,00. Nonostante le rassicurazioni fornite, tale finanziamento non si è mai concretizzato tanto che il Sindaco ha deciso di rivolgere, nell’agosto 2013, un  appello a risolvere la questione al Ministro della Difesa pro tempore Prof. Mario Mauro ed al Ministro dell’Interno pro tempore Angelino Alfano. Rimasta senza esito l’ulteriore richiesta, il Comune di Sinopoli, d’intesa con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria e il Comando Compagnia di Palmi,  ha approvato un nuovo progetto per la realizzazione di una caserma presso i locali di proprietà della ex carcere mandamentale ed ha partecipato al bando “6000 campanili”, emesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti allo scopo di ottenere l’intero finanziamento dell’opera stabilendo che il costruendo edificio sarebbe stato destinato all’Arma dei Carabinieri a titolo gratuito per i primi 10 anni. Tale progetto, però, non si è collocato in posizione utile nella graduatoria per ottenere il finanziamento richiesto. Nel mese di gennaio 2014, la sopravvenuta disponibilità di nuove risorse economiche per il Comune di Sinopoli, derivanti dall’accordo con la Società Terna S.p.A. per la realizzazione di opere compensative per il danno arrecato dalla costruzione dell’elettrodotto Sorgente – Rizziconi su una porzione di territorio comunale, ha consentito al Sindaco di sollevare nuovamente la questione e di proporre al Presidente della Provincia di Reggio Calabria di stanziare € 300.000,00 per finanziare, unitamente allo stesso Comune (che avrebbe contribuito con un importo della stessa entità), la realizzazione di una nuova caserma per la Stazione dei Carabinieri. Anche in questo caso, il Presidente della Provincia di Reggio Calabria non ha fornito alcuna risposta concreta ed il Sindaco ha sottoposto la questione, con lettera indirizzata all’indirizzo mail matteo@governo.it ed all’indirizzo mail info@anci.it, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi senza ricevere ad oggi alcuna risposta. Dalla ricostruzione di tali vicende che hanno mortificato ogni sforzo dell’Ente e la concreta volontà di dotare nuovamente il territorio comunale di un presidio di legalità, sono emersi la grave negligenza delle Istituzioni preposte (Ministero dell’Interno e Ministero della Difesa) nell’affrontare la problematica ed il mancato intervento della Provincia di Reggio Calabria (proprietaria dell’immobile che ospitava la Caserma dei Carabinieri) che ha dirottato verso altre opere le risorse economiche che aveva in precedenza destinato per questa finalità. Il Consiglio Comunale, dopo aver fatto l’analisi delle vicende che si sono susseguite negli ultimi due anni e mezzo, ha ritenuto di ringraziare il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, il Comando Compagnia di Palmi e il Comando Stazione di Sinopoli, poiché, pur nelle difficoltà dettate dalla mancanza di un presidio fisso nel territorio comunale, continuano ad operare, con dedizione ed attenzione, per la tutela della sicurezza pubblica e della convivenza pacifica della popolazione del Comune. L’Assemblea ha, poi, voluto lanciare allo Stato un forte segnale, deliberando di dirottare le somme previste nel programma triennale delle opere pubbliche per gli interventi per la messa in sicurezza delle strade comunali e per il miglioramento della rete idrica e fognaria alla realizzazione della nuova sede della Stazione dei Carabinieri di Sinopoli presso l’immobile dell’ex carcere mandamentale, dopo aver verificato l’effettiva disponibilità del Comando Provinciale dei Carabinieri a riposizionare sul territorio comunale la sede della Stazione. Il Sindaco, dunque, ha avuto pieno mandato affinché, dopo aver messo a conoscenza tutte le Istituzioni interessate della risoluzione del Consiglio Comunale e dopo aver verificato che tali Istituzioni non possono o non ritengono di offrire alcun contributo finanziario utile allo scopo, avvii con gli uffici comunali tutte le azioni necessarie per la risoluzione definitiva della questione e per la restituzione alla Stazione dei Carabinieri di Sinopoli di una sede sul territorio comunale.

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