Al Sinodo dei vescovi aperture verso divorziati e coppie omosessuali

Grazie alla spinta di Papa Francesco, ci sono stati dei grandi cambiamenti all’interno della Chiesa, e un interesse img1024-700_dettaglio2_Papa-Francesco-Sinodo_1maggiore nei confronti di quelle situazioni che precedentemente erano assolutamente tabù per la Chiesa, e cioè la questione delle coppie omosessuali e quella dei divorziati. “Relatio post-disceptationem”: sono le parole del Sinodo, che confermano come la Chiesa Cattolica abbia avviato una vera e propria “conversione pastorale”. “Senza negare le problematiche morali connesse alle unioni omosessuali si prende atto – si legge infatti nella “Relatio” proposta dal presidente dei vescovi europei Peter Erdo – che vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partners”.Nel caso però di bambini, che vivono con coppie omosessuali, devono essere tenute al primo posto le esigenze e i diritti dei più piccoli. Riguardo ai divorziati risposati, la loro riammissione ai sacramenti, avverrà “quando si tratta di situazioni che non possono essere sciolte senza determinare nuove ingiustizie e sofferenze”. Nel documento intermedio del Sinodo si legge: “non è saggio pensare a soluzioni uniche o ispirate alla logica del tutto o niente”, ma “l’eventuale accesso ai sacramenti occorrerebbe fosse preceduto da un cammino penitenziale, sotto la responsabilità dal vescovo diocesano, e con un impegno chiaro in favore dei figli”. “Si tratterebbe – dunque – di una possibilità non generalizzata, frutto di un discernimento attuato caso per caso, secondo una legge di gradualità, che tenga presente la distinzione tra stato di peccato, stato di grazia e circostanze attenuanti”. Ad ogni modo la dichiarazione maggiormente significativa di questa “conversione”, ha riguardato le coppie omosessuali, la Chiesa ha affermato: “Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana”.
 

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About the Author: Sonia Polimeni