La candidata di Reggio Futura Alessandra Bordini su ‘ smart city ’

“sosteniamo l’idea di una città intelligente vicina ai cittadini, che adotti politiche trasparenti e burocrazia snella per offrire risposte rapide e certe per tutti”

IMG-bordiniLa candidata di Reggio Futura Alessandra Bordini interviene in merito al tema di stringente attualità che riguarda il rilancio dello sviluppo urbano attraverso l’idea delle ‘smart cities’. “In contrapposizione al dibattito di queste ore centrato su  ‘dissesto si/dissesto no’, ritengo sia fondamentale promuovere l’idea città intelligente, sperimentata anche in altre realtà italiane del Sud, quale occasione di riscatto. In questo scenario è importante lavorare a garanzia di un corretto utilizzo delle risorse ordinarie e programmare, consequenzialmente, le risorse straordinarie in maniera coerente e produttiva. È prioritario – afferma la candidata di Reggio Futura Bordini – ridare dignità alla cittadinanza agendo sui servizi di base, quelli di cui in una campagna elettorale non si dovrebbe parlare in quanto dovrebbero essere naturalmente disponibili per i cittadini. Mi riferisco ai servizi essenziali quali la raccolta dei rifiuti e la loro differenziazione ai fini di un corretto riciclo, la somministrazione di acqua potabile presso le abitazioni, l’illuminazione delle strade anche attraverso l’uso di energie alternative e rinnovabili, il ripristino dei marciapiedi e delle strade, fino addirittura alla possibilità di accedere al mare perdurando il divieto di balneazione che impedisce ai cittadini di godere di quello che dovrebbe essere il loro bene più prezioso, anche sotto il profilo economico. Per dare forza a questo progetto si rivela altamente funzionale la creazione di una squadra con competenze sia tecniche che amministrative, che sia in grado di mettere a sistema tutte le risorse finanziarie straordinarie che arriveranno nel prossimo futuro o quelle che con intelligenza e caparbietà dovranno essere individuate e attraverso PON, POR FESR/FSE, FAS  all’interno di un quadro organico di programmazione, in cui ogni intervento è produttivo in sé e diventa anche moltiplicatore di effetti positivi poiché messo in rete con altre iniziative di sviluppo all’interno di una strada definita, chiara, e soprattutto misurabile sia in termini di tempi di realizzazione sia di responsabilità delle persone coinvolte nei progetti, che di un duraturo e programmabile ritorno economico. Per intenderci, non va preso in considerazione alcun progetto privo di obiettivi a lungo termine e con ricadute stabili sul territorio.  Qualsiasi investimento, infatti, deve generare necessariamente un ritorno, deve produrre ricchezza nel tempo. Sarebbe questa l’unica opzione che può indurre occupazione duratura. Si tratta di concetti che si concretizzano in “attenzioni”, ai bisogni delle persone, alla gestione oculata delle risorse, allo sviluppo sostenibile e di sostenibilità economica”. La chiave di volta dell’approccio proposto da Alessandra Bordini, con il quale ci si intende rapportare ai problemi della collettività reggina e all’esigenza di soddisfare un bisogno e dare risposte alla comunità, è quindi sintetizzabile nel pensare “smart”. L’acronimo definisce gli obiettivi di ogni intervento come ‘specifici’, ‘misurabili’, ‘achievable’ ossia realizzabili per un’utilità, realisticamente raggiungibili e ‘time related’, cioè con una tempistica ben definita. Questi criteri sono stati ripresi da molte città italiane che hanno aderito al programma delle  Smart Cities  attraverso finanziamenti a gestione diretta con l’Unione Europea o mediante i Fondi strutturali per progetti nei settori dello sviluppo urbano sostenibile, dell’energia, dei trasporti. Attualmente in Europa sono stati stanziati circa 12 miliardi di Euro per progettazioni Smart, da realizzarsi in un arco temporale che si estende sino al 2020. “La nostra idea di città intelligente – conclude Alessandra Boldini – prevede un’attenzione ai progetti destinati all’ecosostenibilità dello sviluppo urbano, all’ITC, al contenimento e alla riduzione di sprechi energetici ed alla riduzione drastica dell’inquinamento, da perseguire mediante una  ottimizzazione della pianificazione urbanistica e quella dei trasporti.  Il mettere a sistema le proprie risorse è la concettualizzazione stessa dell’essere una smart city: una città intelligente è vicina ai propri cittadini, adotta politiche trasparenti che consentono, inoltre, la semplificazione della burocrazia e risposte rapide e certe per tutti. Una città intelligente è una città che diventa attrattiva per chi vuole investire, che diventa capace di creare le condizioni per una collaborazione duratura ed attiva fra le generazioni, fra le comunità, fra le diverse culture che la compongono. Esattamente ciò che serve alla nostra Reggio!”

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