Altroconsumo, Assoprovider-Confcommercio e Movimento Difesa del Cittadino: diffida all’AGCOM ed alla Corte dei Conti

assoproviderLe associazioni: “L’AGCOM sospenda la costosa applicazione del Regolamento all’esame della Consulta per non pregiudicare i diritti costituzionali di cittadini ed  imprese”. Altroconsumo, Assoprovider e Movimento Difesa del Cittadino(MDC) hanno inviato oggi una diffida all’Autorità Garante delle Comunicazioni per intimare la sospensione del Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore che il Tar, su ricorso delle Associazioni, ha rinviato alla Corte Costituzionale per valutarne la legittimità. Un atto doveroso per le Associazioni poste di fronte alla dichiarata volontà dell’Autorità di continuare ad applicare provvedimenti in base ad un regolamento che potrebbe rivelarsi lesivo di diritti costituzionalmente sanciti di cittadini ed imprese. Le associazioni, cui il Tar Lazio ha riconosciuto il diritto di tutelare i propri associati dalle violazioni alla libertà di espressione, al diritto all’informazione e all’accesso alla rete, lesi da provvedimenti incostituzionali, invitano l’AGCOM ad attendere la Sentenza della Corte. Per Altroconsumo, Assoprovider e MDC, l’attuale formulazione del Regolamento permette  l’inibizione dell’attività dell’utente del web senza un previo accertamento della violazione del diritto d’autore da parte dell’Autorità Giudiziaria Ordinaria e questo in contrasto con quanto sancito dalla Giurisprudenza Comunitaria e dalla  Costituzione Italiana. “Se l’Autorità prosegue nell’intento di applicare le norme del Regolamento, le ricadute in termini economici – dichiarano le associazioni – potrebbero essere molto  pesanti. Innanzitutto i provvedimenti inibitori provocheranno altrettante possibili opposizioni al Tar Lazio degli interessati e un aggravio di lavoro per l’Avvocatura dello Stato, per non parlare del dispendio di denaro e risorse dell’Autorità che ha già disposto il trasferimento di  circa  533.958,88  euro alla Fondazione Bordoni per la gestione informatica delle procedure in odore di incostituzionalità. Altro aspetto sottolineato dalle Associazioni è che, qualora fosse accolta la questione di legittimità Costituzionale proposta, l’Autorità potrebbe essere costretta al risarcimento dei danni da lesione di diritti costituzionalmente tutelati di tutti i soggetti colpiti dagli ordini di rimozione e degli operatori costretti in base alla norma ed a proprie spese al blocco dei contenuti. Per questi motivi  l’AGCOM deve sospendere in autotutela l’applicazione del Regolamento”. I mittenti  hanno inviato la diffida anche alla Fondazione Bordoni e alla Sezione Centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della  Corte dei Conti,  a cui le Associazioni chiedono l’acquisizione di tutti i documenti inerenti l’applicazione del  Regolamento all’esame della Consulta.

 

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