Silvio Berlusconi è contrario al ritorno alle urne che definisce persino traumatico e irresponsabile, soprattutto se si considera che ancora non c’è chiarezza in merito alla legge elettorale. Per l’ex cavaliere, comunque, il vero problema non è interrogarsi sulla continuazione del patto del Nazareno ma se vi siano le condizioni perché possa andare “avanti la legislatura e quindi se può andare avanti la dialettica tra governo e opposizione”. Ribadisce, tuttavia, che il patto, che ha natura puramente istituzionale, è stato stipulato solo “nell’interesse del Paese” affinché l’Italia possa rinnovarsi e ripartire attraverso il percorso delle riforme
Questo, tuttavia, non rappresenta l’unico grattacapo che rimbomba nella mente del leader di Forza Italia. C’è un altro argomento, difficile e spigoloso, che deve essere affrontato, ovvero la riunificazione dei moderati italiani, definiti anche utilizzando la formula “liberali e conservatori”. Nelle ultime settimane Berlusconi, che chiarisce che il dato anagrafico non rappresenta per lui un ostacolo alla ricostruzione di una nuova prospettiva per l’Italia, sta insistendo molto su questo tema e ieri ha rotto gli indugi e ha annunciato un incontro per il prossimo marzo, occasione in cui ci si potrà confrontare anche all’interno del centrodestra.
