Il decreto legislativo per le commissioni censuarie, cioè gli organismi che attiveranno la riforma del catasto, ha avuto il via definitivo dal Consiglio dei Ministri. Con questo decreto sono stabiliti il ruolo e la composizione delle nuove commissioni che sono chiamate a rivedere i parametri per gli estimi catastali, e quindi sulla tassazione dell’immobile. La novità della riforma, che riguarderà 62 milioni di immobili, è che il valore patrimoniale non sarà più calcolato in base al numero dei vani ma dai metri quadri, tenendo conto anche della collocazione e delle caratteristiche edilizie dell’immobile: qualità, localizzazione, anno di costruzione e stato conservativo degli immobili. Al provvedimento sulle commissioni ne seguirà poi uno sul meccanismo di individuazione del valore patrimoniale medio ricorrendo a specifici algoritmi. Infine si passerà al censimento vero e proprio, un’operazione questa che potrebbe richiedere circa 5 anni.
La riforma del catasto, il via del Governo
