#Lacalabriacherema con gli universitari calabresi alla Sapienza di Roma: Uniti per Cambiare

roma“Affrontiamo il futuro uniti, per cambiare. Io metterò in discussione le mie sicurezze, voi mettiate a disposizione le vostre speranze”. Con queste parole Daniele Rossi, leader del movimento #lacalabriacherema, ha concluso il suo intervento a Roma, di fronte a una platea di universitari calabresi che si è data appuntamento alla Sapienza, Facoltà di Economia. Una svolta reale, seria e concreta nel modo di intendere la partecipazione civile, l’impegno per un mutamento effettivo delle condizioni economiche e sociali della propria terra. Gli studenti universitari che stanno investendo risorse importanti fuori Calabria, considerati finalmente e senza ipocrisie una risorsa centrale e strategica. Tra gli obiettivi programmatici de #lacalabriacherema, infatti, c’è il tema del “ritorno”, del pieno recupero delle energie vitali che, ad ogni livello, hanno lasciato la Calabria ritenendola poco “ospitale”, non in grado di rispondere al bisogno di lavoro, poco generosa in termini di occasioni di crescita personale e collettiva. L’incontro che #lacalabriacherema ha organizzato a Roma è partito da una rapida analisi del contesto attuale. Tutti i principali indicatori macroeconomici (pil, export, tassi di occupazione e disoccupazione…) relegano la Calabria agli ultimi posti delle classifiche europee e nazionali. Al di là delle continue e sempre più stucchevoli promesse di una politica vecchia e di mestiere che, nonostante decenni di presenza in prima fila nella gestione della cosa pubblica non ha bilanci positivi da illustrare, l’analisi secca e razionale della situazione calabrese è a dir poco drammatica. Daniele Rossi, che si è confrontato a lungo con i giovani universitari calabresi presenti alla riunione, non ha usato mezzi termini: “Di cosa dovremmo parlare? Dei successi delle politiche turistiche? Della crescita del livello di internazionalizzazione delle nostre imprese? Di una Calabria che è ancora obiettivo 1, quasi che questa fosse una medaglia e non un fortissimo elemento di preoccupazione? Ma al contempo vi dico – ha precisato il leader de #lacalabriacherema -: essere oggettivi nella valutazione delle condizioni assurde in cui versa la Calabria, nonostante le enormi potenzialità esistenti, non significa assumere atteggiamenti arrendevoli ma, al contrario, avere gli stimoli giusti per cambiare. Il ruolo che voi giovani avete è di primissimo piano. Spetta a voi, che state maturando esperienze importanti, indicare e pretendere l’avvio di percorsi virtuosi, sconfiggere mentalità arretrate, rifiutare una visione clientelare della politica, abbattere tutti i muri che condizionano lo sviluppo sano della terra in cui siamo nati e che amiamo visceralmente. Userò, parafrasandola, una famosa espressione di John Kennedy: non chiederti cosa la Calabria può fare per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per la Calabria! Quello che fu uno dei più grandi presidenti della storia degli Usa, parlava a un’America in profonda crisi, con la tragedia della Guerra del Vietnam ancora pulsante nelle vene, con gli incubi di un’ennesima profonda crisi sociale ed economica. E Kennedy fu grande perché prima che proporre ricette, parlò di valori, di grandi idee, di spirito della nazione, di eguaglianza, di opportunità, di condivisione”. “La terribile crisi che stiamo vivendo, e che sta mettendo in discussione il futuro di tanti giovani come voi – ha precisato Daniele Rossi – va affrontata con la capacità di pensare in grande, di prefigurare scenari nuovi, di attuare tante piccole rivoluzioni, come quelle delineate dai primi punti programmatici che #lacalabriacherema sta proponendo nei suoi tanti incontri, a partire dalla bellissima giornata dell’8 agosto scorso a Copanello”.

Nel corso del dibattito gli interventi sono stati numerosi. Il giovane Marco, ad esempio, ha parlato di marketing territoriale, facendo esplicito riferimento al forte potenziale delle Deco. Giuseppe, già impegnato a livello imprenditoriale, si è soffermato su alcuni aspetti negativi della mentalità dominante che non favoriscono la voglia di fare, ma piuttosto tendono a limitarla. Andrea ha chiesto che questo incontro romano possa essere il primo di una lunga serie.

Grazie al fortunato hashtag, #lacalabriacherema consente quotidianamente a centinaia di cittadini, tra cui moltissimi giovani, di esprime il forte disagio che si avverte nel constatare che il confronto politico in atto, nonostante il generale aggravarsi delle condizioni economiche e sociali della Calabria, sia assolutamente insufficiente, inconsistente dal punto di vista programmatico, superficiale e spesso anche dannoso. L’evoluzione del dibattito aperto da #lacalabriacherema può essere seguita anche sul sito internet: www.lacalabriacherema.it. Sullo stesso portale sono inseriti i punti programmatici portati avanti dall’Associazione.

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