Unesco, l’uva zibibbo di Pantelleria diventa patrimonio culturale dell’umanità

La vite ad alberello di uve Zibibbo, tipicità dell’isola di Pantelleria, diventa patrimonio dell’Unesco. La pratica agricola è stata votata all’unanimità dai 161 stati membri dell’Unesco, nessuna nazione, prima dell’Italia, è mai riuscita ad iscrivere una pratica agricola nella lista. Ad esprimere soddisfazione per il successo raggiunto è Pier Luigi Petrillo, autore del dossier di candidatura che da Parigi commenta: “Dopo quattro anni di lavoro ce l’abbiamo fatta! e che grande emozione! fino a stamattina i giochi erano ancora aperti, ma dopo un ulteriore negoziato è arrivato il via libera all’unanimità, un grande successo dell’Italia che all’Unesco si conferma una vera e propria potenza culturale”.

L’ambasciatore italiano dell’Unesco Vincenza Lomonaco, che insieme a Petrillo ha condotto i negoziati dichiara: “Il riconoscimento per Pantelleria dimostra l’importanza per l’Italia di investire sulle industrie culturali e creative quale motore e stimolo per la crescita secondo i principi dello sviluppo sostenibile.

A sei mesi dall’inizio dell’Expo arriva conferma del primato dell’Italia sui temi della sostenibilità, della ricerca e dell’innovazione”. Conclude il sindaco di Pantelleria Salvatore Gino Gabriele: “Per il paesaggio, per chi vive sull’isola, per chi lavora nei campi e ha costruito questi straordinari terrazzamenti, per chi oggi produce un prodotto naturale quale è il passito, per i giovani, per un ritorno dei giovani all’agricoltura, all’innovazione nel rispetto delle tradizioni e di una architettura del paesaggio declinata in sostenibilità e in produzioni tipiche. Sarà ora importante,  che il Mipaaf insieme alla Regione Sicilia e al Comune di Pantelleria definiscano un disciplinare della pratica agricola per una corretta gestione anche del riconoscimento Unesco”. (foto di repertorio)

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About the Author: Alessandro Cilione