Sabato al Teatro Siracusa si chiude L’Horcynus Fest Invernale nel segno dell’esperienza Costituzionale tunisina e della musica nomade

Con il presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri, consegna del Premio Horcynus Orcaai movimenti civici tunisini e alla memoria di Belahid per mano della vedova e attivista Basma KhalfaouiChiude la serata il concerto dei Fratelli Mancuso con l’Orchestra del Teatro Cilea diretta da Dario Siclari

Horcynus festival invernaleREGGIO CALABRIA – Un omaggio alla lotta dei movimenti civici tunisini, al coraggio e alla determinazione che hanno portato alla prima Costituzione di impronta laica e democratica dopo la Primavera Araba. Si celebrerà questo traguardo sabato, dalle 20.30, al Teatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria per l’evento finale dell’Horcynus Festival invernale, la sezione educativa della manifestazione – dedicata quest’anno al tema Mediterraneo in Costituzione – con cui la Fondazione Horcynus Orca traccia periodicamente un bilancio dei percorsi di ricerca promossi tra economie sociali e solidali, finanza etica e produzioni estetiche del Mediterraneo (evento cofinanziato dalla Regione Calabria, nell’ambito del POR Calabria FESR 2007/2013 – Asse V, Linea di intervento 5.2.3.1). Il focus sulla nuova Costituzione tunisina verrà affidato a uno dei massimi esperti di diritto costituzionale in Italia, il presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri, che indagherà i risvolti più innovativi contenuti nella nuova Carta tunisina che sancisce, tra le altre cose, l’uguaglianza tra uomo e donna, mette da parte la sharia e instaura la libertà di coscienza nel Paese arabo. Un obiettivo raggiunto grazie alla lotta civile e democratica di organizzazioni come l’Association des femmes démocrates guidata dall’avvocato e attivista tunisina Basma Khalfaoui, che riceverà in rappresentanza di tutti i movimenti civici del suo Paese il Premio Horcynus Orca 2014 alla memoria del marito Chokry Belahid, avvocato difensore dei diritti dell’uomo e politico tunisino , ucciso nel 2013. Il suo assassinio, ancora impunito, ha innescato un’onda di proteste contro la svolta islamista che stava prendendo la rivoluzione tunisina. “Siamo giunti al secondo anno dell’edizione invernale dell’Horcynus Festival – sottolinea Gaetano Giunta, presidente della Fondazione Horcynus Orca – un appuntamento pensato e costruito affinché i programmi di ricerca avviati nel corso dell’anno abbiano un importante impatto educativo sui nostri territori. Non a caso sabato saranno con noi anche due scuole superiori di Messina, con pullman in partenza dall’altro lato dello Stretto. Abbiamo scelto di offrire la serata alla città, con ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti al Teatro Siracusa, per contribuire a creare un canale di dialogo permanente tra la sponda nord e la sponda sud del Mediterraneo, aree del Mediterraneo tormentate, dove in modo frammentato si sta consumando una sorta di terza guerra mondiale, ma che d’altra parte – conclude Giunta – costituiscono anche un laboratorio straordinario, e spesso senza voce in Occidente, di costruzione di speranze di liberazione e di futuro”. Dopo la consegna del Premio Horcynus Orca ci sarà spazio per una produzione musicale inedita: il concerto dei Fratelli Mancuso insieme all’Orchestra del Teatro Comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, diretta dal Maestro Dario Siclari. Un approccio contemporaneo ed elegante della nuova musica popolare d’autore, da parte di due interpreti ormai riconosciuti a livello mondiale come icone culturali della Sicilia e della sua musica, che dopo aver ricevuto il Premio Sound Track Stars al Festival del Cinema di Venezia per la composizione della colonna sonora nel film “Via Castellana Bandiera” della regista Emma Dante, propongono un concerto che è l’occasione per conoscere approdi ancora inediti della loro ricerca musicale poetica. Una ricerca che si configura come un diario intimo volto a nuove sperimentazioni, un linguaggio che affida al canto e alla memoria la bussola per navigare nel mare aperto della contemporaneità, con canti della tradizione, musiche che sulla scena teatrale irrompono e si confrontano con le esperienze internazionali più innovative. La compresenza dell’Orchestra del Teatro Comunale “Francesco Cilea”, diretta dal Maestro Dario Siclari, autore insieme al Maestro Carlo Pedini degli arrangiamenti, completa la navigazione a vista nel mare della musica popolare d’autore. Perché, come amano dire i Fratelli Mancuso (volti noti della scena cinematografica oltre che musicale internazionale grazie alla loro partecipazione come attori e musicisti al film Il talento di Mister Ripley): “Cantare è sempre necessario, non conosciamo un modo diverso per testimoniare la nostra convivenza con il mondo. Come ai più sofisticati sismografi affidiamo alla voce, alla parola poetica, al canto il più intimo e profondo esercizio di decifrazione affinché possa essere del nostro tempo fedele messaggero. Cantare è provare a dare nome a ciò che nome ancora non ha. Cantare significa scavare, senza sosta, alla ricerca di una lingua universale, cercando in quel suo riverbero sonoro l’alfabeto di una nuova fratellanza”.

LA FONDAZIONE HORCYNUS ORCA E L’HORCYNUS FESTIVAL

Centro di ricerca sulle tecnologie ambientali, polo mediterraneo per le arti contemporanee e per l’economia solidale, centro di divulgazione scientifica, la Fondazione Horcynus Orca da anni promuove percorsi internazionali di ricerca sulle economie sociali e sulle estetiche del Mediterraneo (arti visive, cinema, letteratura, musica), che più di ogni altra forma del sapere umano hanno la capacità di anticipare bisogni, desideri e visioni dei popoli. La Fondazione Horcynus Orca, inserita della rete di enti e associazioni costitutive della Fondazione di Comunità di Messina, nasce dal partenariato tra enti di ricerca (le Università degli Studi di Messina e di Reggio Calabria, gli Istituti del CNR dell’area, il centro di ricerca multidisciplinare Ecos-Med), imprese a responsabilità sociale e ambientale, istituzioni e attori del terzo settore che favoriscono l’espansione delle principali libertà personali e sociali di fasce deboli di popolazione nell’area dello Stretto di Messina. L’Area dello Stretto è un territoriodove culture, economie e antropologie nei secoli sono si incontrate e confuse con una natura assai varia e ricca di biodiversità. In questi luoghi dall’innegabile forza simbolica ed evocativa, finiti da anni sotto la soglia di povertà trappola, l’attivazione di processi di risanamento sociale legati all’arte e alla cultura è fondamentale. Per questo, la Fondazione Horcynus Orca promuove da anni la diffusione di spazi permanenti di incontro dove ripensare relazioni ed economie, diffondere un pensiero che si alimenti e promuova eguaglianza, coesione sociale ed espansione delle libertà individuali nel segno dell’arte.

La Fondazione ha sede nel Parco diffuso Horcynus Orca, che dispone di diverse locations:

  • il complesso monumentale e l’ex tiro a volo ai margini della riserva naturale di Capo Peloro (Messina);

  • il castello medievale dei Ruffo e l’ex stazione ferroviaria di Scilla (Reggio Calabria);

  • la piattaforma Kobold, stazione sperimentale per la produzione di energia dalle correnti marine, situata in mezzo allo Stretto, al largo della costa nei pressi di Ganzirri;

  • il Teatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria.

Il Parco ospita archivi sulle arti visive e cinematografiche mediterranee, sulle ricchezze ambientali dello Stretto di Messina e sulla memoria antimafia assai ricchi e rari, gestiti da una filiera corta che coinvolge artisti/tecnologi di Studio Azzurro, esperti informatici, antropologi ed ex internati liberati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario.

Le azioni permanenti di ricerca intraprese negli anni hanno permesso di attivare collaborazioni con numerosissimi organismi internazionali, tra i quali: UNDP – ONU, UNIDO – ONU, COPPEM – Rete del partenariato Euro-Mediterraneo, INNOMADES – Rete internazionale dell’economia sociale e solidale (Spagna), ACAD – Arab Center for Agricultural Development (Palestina), APFFH – Association pour la promotion de la femme et de la fille hachémite (Algeria), ENDA Inter-arabe (Tunisia), Institut pour la Méditerranée e Crédit Coopératif (Francia), Consorzio Etimos per la micro-finanza nel sud del mondo, nonché le principali biennali, università e centri culturali della sponda sud / sud-est del Mediterraneo (da Dubai, al Cairo, da Beirut a Damasco, da Algeri a Tunisi, ecc.).

Ogni anno tali percorsi di ricerca si incontrano e si intrecciano all’interno dell’Horcynus Festival, che da dodici anni porta il meglio della produzione artistica internazionale sulle sponde dello Stretto di Messina. L’edizione 2014 ha come tema principale Mediterraneo in Costituzione. Come ogni anno il festival cerca di tenere insieme la dimensione della ricerca internazionale, l’esigenza di determinare una significativa ricaduta educativa e le esperienze più avanzate di welfare comunitario e di micro-economie solidali promosse dal Distretto Sociale Evoluto di Messina, cui appartiene la Fondazione Horcynus Orca.

sezione Mediterraneo in Costituzione

BASMA KHALFAOUI

“Ci sarà tempo per le lacrime, ora bisogna continuare a lottare”. Basma Khalfaoui, avvocato, militante dell’Association des femmes démocrates e della sinistra laica tunisina, dopo l’assassinio del marito Chokri Belaid, leader del Fronte popolare tunisino assassinato il 6 febbraio 2013, è diventata l’icona della resistenza tunisina contro la violenza politica e il tradimento delle istanze rivoluzionarie.

Il giorno stesso dell’omicidio del marito era sull’Avenue Bourghiba e accompagnava l’ambulanza con la salma davanti al Ministero degli Interni. La sua immagine con il braccio alzato nel gesto della vittoria ha fatto il giro del mondo e rimarrà impressa per sempre nella memoria collettiva del popolo tunisino, simbolo della Tunisia che si batte per l’affermazione dei valori della rivoluzione contro il progetto teocratico di Ennahdha, il partito islamista al potere.

Rompendo un tabù che vietava alle donne di partecipare ai funerali, ha invitato le tunisine a seguire la bara del marito.

Una piccola, grande rivoluzione e un passo in avanti nel cammino verso la tutela dei diritti delle donne in Tunisia, il primo tra gli Stati squassati dai venti della Primavera araba a dotarsi di una Costituzione di impronta laica e democratica, che nel gennaio 2014 ha iscritto nella sua nuova Carta l’uguaglianza tra uomo e donna, e ha messo da parte la sharia instaurando la libertà di coscienza.

sezione Mediterraneo in Costituzione

GAETANO SILVESTRI

Gaetano Silvestri, presidente emerito della Corte Costituzionale Italiana, è un giurista messinese e una personalità di spicco del mondo giuridico italiano e siciliano.

Già rettore dell’Ateneo peloritano, dove si è laureato in Giurisprudenza nel 1966. Nel 1967 ha vinto il premio del presidente della Repubblica per le migliori tesi di diritto costituzionale. Nel 1970 ha vinto il concorso per assistente ordinario alla Cattedra di diritto costituzionale alla facoltà di giurisprudenza di Messina. Dal 1988 al 1991 è stato componente del Comitato direttivo dell’Associazione italiana dei costituzionalisti. Dal 1990 al 1994 è stato componente del Consiglio superiore della magistratura eletto dal Parlamento. Dal 1996 al 1998 è stato componente della Commissione paritetica per le norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana. Nel 1998 è stato nominato componente del Consiglio scientifico dell’Istituto di studi sulle Regioni del Consiglio nazionale delle ricerche.

Rettore, dell’Università di Messina dal 31 luglio 1998, è stato successivamente rieletto per il triennio 2001-2004. Dal 2002 al 2004 è stato vicepresidente della Conferenza dei rettori delle università italiane. Ha una vasta produzione scientifica, comprendente monografie, articoli e note sui principali temi del Diritto costituzionale, tra i quali la separazione dei poteri, la sovranità, il controllo di costituzionalità.

Dal 19 settembre 2013 al 28 giugno 2014 è stato presidente della Corte Costituzionale Italiana.

sezione Musica Nomade

diretta da Giacomo Farina

I FRATELLI MANCUSO

 

I Fratelli Mancuso, Enzo e Lorenzo, sono due cantanti, compositori e polistrumentisti siciliani nati a Sutera, in provincia di Caltanissetta. Grazie ai loro lavori raffinati, basati sul recupero di materiali e moduli esecutivi della tradizione musicale siciliana, filtrati e reinventati in uno stile personale nuovo e antico al tempo stesso, sono ormai riconosciuti a livello mondiale come icone culturali della Sicilia e della sua musica. Intorno agli anni ’70 emigrano a Londra e lì lavorano per otto anni in fabbriche metalmeccaniche, un’esperienza fondamentale che li ha messi in contatto con circoli culturali e teatri. È qui che iniziano a ricomporre i frammenti del patrimonio musicale della loro terra che nel 1986, a cinque anni dal loro ritorno in Italia a Città della Pieve, trova una prima compiuta rappresentazione musicale nell’album Nesci Maria, realizzato in collaborazione con J. Diaz, in Spagna. Nel 1990 incidono Romances de alla y de aca, nel 1993 raccolgono i canti del loro paese insieme a composizioni proprie, curando l’edizione del CD Sutera, la tradizione musicale di un paese della Sicilia. Nel 1994 pubblicano Ali di carta, una raccolta di testi delle loro composizioni. Nel 1993 vincono il Premio Recanati e incidono il CD Bella Maria. Nel 1998 partecipano come attori e musicisti al film Il talento di Mister Ripley del regista inglese Anthony Minghella. Incidono Italian Odissey per la Putumayo World music Records, in distribuzione mondiale nel 2000. Nel 1999 cantano al Premio Tenco. Nel 2001 compongono il titolo di coda della fiction televisiva Donne di mafia del regista G. Ferrara. Nel 2002 sono i protagonisti del concerto in diretta su RadioTre dalla Cappella Paolina del Quirinale. Nel 2003 esce il CD Cantu, parallelamente compongono le musiche dello spettacolo Medea con la regia di Emma Dante e la produzione del Teatro Mercadante di Napoli. Nel 2004 incidono, in Spagna, il CD Trazzeri e nello stesso anno presentano alla 59° Sagra Musicale Umbra il concerto mistico Requiem. Nel dicembre 2004 in diretta dalla Cappella Paolina su RadioTre eseguono il concerto di novene siciliane. Nel dicembre del 2005 al Teatro Antico di Taormina eseguonoNatale nel verso e nel canto accompagnati dall’orchestra da camera di Messina diretta dai Maestri Carlo Pedini, Mauro Pagani, Roberto Fabbriciani e Arnaldo Vacca. Il 31 maggio del 2006 tornano, dopo qualche anno, ad esibirsi al Konzerthaus di Vienna. Nel settembre dello stesso anno cantano al Teatro Bellini di Catania nell’opera Sette storie per lasciare il mondo, regia di Roberto Andò e musiche di Marco Betta. Nel giugno del 2008 incidono con l’etichetta Amiata il CD Requiem. Nello stesso anno esce per i tipi Squilibri di Roma il volume L’isola timida con le fotografie di Antonino Pennisi e i loro testi poetici con in allegato un DVD delle loro musiche. Sempre a Roma cantano al Pantheon e nell’opera di Marco Betta Almanacco delle morti presunte all’Auditorium Parco della musica.

Nel novembre del 2009 registrano per Radio France in diretta un loro concerto insieme al violista Christophe Desjardins. Nel dicembre dello stesso anno Radio Tre Suite ospita un loro concerto in diretta dal titolo: La voce nuda.

Dal mese di maggio a luglio 2010, per il Ravenna Festival e il Teatro delle Albe, compongono ed eseguono le musiche di scena di due opere teatrali: Cercatori di tracce e Rumore di acque con la regia di Marco Martinelli. Nel marzo 2012 si esibiscono in concerto in diretta su Rai Radio Tre dal Quirinale, a giugno aprono il Ravenna Festival 2012 con il concertoLa via dolorosa e compongono ed eseguono dal vivo a Bologna per La Cineteca Comunale le musiche di due cortometraggi in bianco e nero del 1909. Nel 2013 compongono la colonna sonora del film Via Castellana Bandiera con la regia di Emma Dante, presentato con la loro partecipazione alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, in cui ricevono il premio SoundTrack Stars e una menzione speciale. Nello stesso anno ricevono a Lecce il Premio della Critica 2013 dell’Associazione Nazionale Critici Teatrali, mentre a giugno a Palermo viene presentato il film Chifteli con la regia di Dario Gurneri, la storia della loro vita umana e artistica, prodotto dal Centro di Cinematografia di Palermo. Ad agosto portano in tour in Finlandia l’opera Verso Medea. Nel gennaio – febbraio 2014 si esibisco in un tour di un mese al Teatro La MaMa di New York, tengono una lezione concerto al Montclair University, al Bard College di Annandale On Hudson e al Links di Chicago. A maggio ottengono la Nomination al Globo d’oro e al Nastro d’argento per la migliore colonna sonora del film Via Castellana Bandiera e vengono premiati al Festival del Teatro di Turun (Polonia) per le musiche di scena dell’opera teatrale Verso Medeacon la regia di Emma Dante.

 

sezione Musica Nomade diretta da Giacomo Farina

L’ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE “FRANCESCO CILEA” DI REGGIO CALABRIA

L’Orchestra del Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria è un complesso nato nel 2003 dalla volontà di musicisti reggini di unire le esperienze da loro maturate in prestigiose orchestre nazionali ed internazionali, ed esternare anche in città la professionalità di ciascuno, data la riapertura del Teatro Comunale, dopo il restauro. Sorta come Associazione e trasformatosi nel 2005 in Cooperativa, l’orchestra, nei suoi pochi anni di attività è diventata una delle istituzioni musicali tra le più promettenti nel Sud d’Italia.

Oltre ad essere protagonista di tutte le stagioni lirico sinfoniche del Teatro “F. Cilea” di Reggio Calabria, il gruppo soddisfa le esigenze produttive di varie realtà culturali – pubbliche e private – operanti nel territorio, estendendo inoltre la propria attività musicale in diverse sedi e contesti.

Ha effettuato numerosi concerti lirico-sinfonici con direttori e solisti di fama internazionale. Fra i tanti si evidenziano i Maestri Nicola Luisotti, Julian Kovatchev, Daniel Oren, Riccardo Frizza, Carlo Montanaro, R. Bradshaw, Pir Giorgio Moranti, Luis Bakalov; e i solisti Leo Nucci, Giuseppe Filianoti, Nino Surguladze, Dimetra Theodossiu, Josè Cura, Renato Bruson, Robert Nagy, Simon Trpceski, Sergej Krilov, Josè Cura, Kirill Troussov, Giuseppe Albanese, Nina Kotova. Ha preso parte all’allestimento delle opere liriche quali: Fedora, La Traviata, Il Barbiere di Siviglia, Nabucco (con Leo Nucci), Aida, Un ballo in Maschera; L’Arlesiana (con la partecipazione del tenore Giuseppe Filianoti), Tosca (Diretta da Daniel Oren), Norma e Turandot. Inoltre Werther con Giuseppe Filianoti, Lucia di Lammermoor con Desirè Rancatore, Falstaff con Renato Bruson. Sono inoltre da ricordare i balletti in prima rappresentazione assoluta Nozze di Sangue e La Primavera Romana della Signora Stone , con Carla Fracci e l’apertura della Stagione 2007/2008 del Teatro Comunale “F. Cilea” con le Etoiles del corpo di ballo del Bolshoi di Mosca e del Kirov. Fra le attività dell’orchestra fuori dal territorio provinciale si evidenziano la partecipazione al Summer Festival di Lucca con un concerto lirico-sinfonico in omaggio a Puccini nel 2008, l’invito al Festival di Aspendos (Turchia) con la rappresentazione di Norma (2008), la presenza a Malta per l’allestimento di Fedora (2004), l’esibizione al Teatro “Gesualdo” di Avellino in occasione della Festa della Repubblica (2007)

Tra le produzioni parallele all’attività lirico sinfonica si ricorda la performance dell’Orchestra al fianco del cantante Lucio Dalla presso La Valle dei Templi di Agrigento nella “Notte delle Stelle” (2007), e la registrazione per la Rai del Musical Maria di Nazareth, sotto la direzione del Maestro Stelvio Cipriani, in Sala Nervi al Vaticano (2008). Nel Gennaio 2009 in occasione della visita del Capo dello Stato Giorgio Napolitano a Reggio Calabria, l’Orchestra ha tenuto un concerto lirico-sinfonico in Suo onore.

Dal 2009 è l’Orchestra ospite del Festival Internazionale “Ruggero Leoncavallo” che si svolge a Montalto Uffugo (Cs). Nel 2010 l’Orchestra del Teatro con il coro lirico “Cilea” è stata invitata a chiudere la Stagione di Taormina Arte 2010 con l’esecuzione di Chicester Psalms e Carmina Burana. Nell’ultimo biennio l’Orchestra ha collaborato con la Fondazione Horcynus Orca in produzioni inedite come il Concerto di Confine (agosto 2013 a Messina e dicembre 2013 al Teatro Siracusa di Reggio Calabria) diretta dal Maestro Dario Siclari, featuring Raiz, Gabin Dabiré, Faisal Taher e Tino Finocchiaro, Jali Diabate, e il Concerto di Capodanno 2014 per zampogna “a paro” cromatica e orchestra, diretta dal Maestro GianRosario Presutti e con il musicista Giancarlo Parisi.

DIRETTORE D’ORCHESTRA IL MAESTRO DARIO SICLARI

Dario Siclari ha conseguito il diploma in Flauto Traverso presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone, si è diplomato in jazz e laureato in Tecnologie del suono presso il Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria. Ha frequentato corsi di perfezionamento in Improvvisazione e Arrangiamento della Berklee Boston presso Umbria Jazz Festival e Jazz contemporaneo “Rumori Mediterranei” presso Roccella Jazz Festival. Socio Fondatore dell’Orchestra del Teatro Comunale “F. Cilea” di Reggio Calabria, ha collaborato con direttori di fama in qualità di primo e secondo flauto. Si è esibito in Italia e all’estero in campo classico, etnico e jazzistico. Recentemente ha diretto musical quali Pane amore e Fantasia con Franco Miseria, Le Dee e i Miti e Maria di Nazareth con le musiche del M. Stelvio Cipriani nonché concerti di musica etnica. Espleta inoltre attività di arrangiamento presso studi di registrazione e ha realizzato numerose incisioni. Nell’ultimo anno ha fondato e dirige l’Orchestra Filarmonica Giovanile del Teatro Comunale “F. Cilea” di Reggio Calabria. È docente di Flauto Traverso e Tecnologie Musicali presso la Smim e Liceo Musicale.

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