Rivedere legge su scioglimento per infiltrazione mafiosa

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Dopo il “sacco” di Roma rivedere la legge sullo scioglimento per infiltrazione mafiosa

di Enzo Cuzzola – Dopo il sacco di Roma, premesso che anche io sono fra quanti non auspicano lo scioglimento di quel comune, fra l’altro anche perché ritengo indubbiamente fallimentare questa procedura, è improcrastinabile una rivisitazione di quella norma, che tanto ha criminalizzato ed offeso le cittadinanze calabresi, che, contrariamente alla cittadinanza romana,cosa che tutti apprezziamo, non ha mai trovato, in Parlamento, alcun difensore. Nono solo, quindi, lo scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa ed il successivo commissariamento, così come attualmente disciplinato, è un chiaro fallimento, ma criminalizza l’intera comunità, anche quando le responsabilità sono di sparute minoranze. E’ ora quindi che il Parlamento renda Giustizia e provveda al più presto a modificare quella norma, che pure va sicuramente conservata, almeno nei seguenti punti:

Proposta per l’accesso della Commissione

La proposta per l’accesso spetterà sempre alla locale Prefettura e sarà decretata dal Ministero dell’Interno, sentita, entro un termine prestabilito, la Conferenza Unificata Stato, Regioni , Enti locali.

Composizione Commissione di Accesso

Nominata dal Ministro, sarà composta da tre soggetti in rappresentanza del Ministero ed integrata da due membri, da nominare entro un termine prestabilito, designati uno dall’Ente locale interessato, fra soggetti estranei al Consiglio, uno dall’Anci regionale.

Decadenza amministratori

Lo scioglimento sarà sostituito da una pronuncia di decadenzadegli amministratori responsabili e la loro sostituzione con i primi dei non eletti nelle rispettive liste di appartenenza, decretata dal Ministero dell’Interno, sentita , entro un termine prestabilito, la Conferenza Unificata Stato, Regioni , Enti locali.

Conseguenze

Oltre tutte le conseguenze già previste dalla norma vigente, sarà nominata una apposita Commissione di Verifica degli atti e della gestione, al cui parere va sottoposto ogni atto, appunto di indirizzo o di gestione che sia.

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